Il WWF, a seguito della Conferenza di servizi svoltasi a Cosenza nella giornata di ieri, torna nuovamente a chiedere a tutti gli Enti coinvolti nel procedimento autorizzatorio della Centrale del Mercure di rivedere gli eventuali pareri positivi rilasciati e bloccare la messa in funzione della Centrale, destinata altrimenti ad avere con certezza impatti notevoli sull’ambiente e sulla salute degli abitanti dell’area del Mercure. Il WWF ha già espresso in ripetute occasioni la sua contrarietà alla Centrale per motivi di difesa ambientale e protezione degli abitanti del territorio del parco. E’ inammissibile che all’interno del più grande Parco naturale di Europa sorga una centrale a biomasse di oltre 30 MW di potenza, che richiede enormi quantità di biomasse non reperibili in loco, a meno che non si vogliano tagliare i boschi e gli alberi secolari del Parco. In alternativa, il legname importato dall’estero verrebbe portato alla Centrale con 80 TIR al giorno in un’ interminabile processione di fumi e di emissioni di CO2. Lo stesso WWF aveva presentato a giugno del 2008 un’istanza di revoca in autotutela alla Regione Basilicata, purtroppo rimasta inascoltata, in cui aveva chiesto di annullare l’atto di Compatibilità ambientale in mancanza del parere dell’Ente Parco del Pollino per violazione dell’art.5 comma 7 del DPR n.357/1997. Il WWF aveva anche rilevato che lo studio era piuttosto generico, senza reali approfondimenti sugli impatti della centrale sulla biodiversità dell’area al cui interno vivono numerose specie protette dalle direttive europee (la lontra, il lupo, il capovaccaio e l’aquila reale solo per citarne alcune). Soprattutto lo studio non scioglieva i nodi relativi all’approvvigionamento del combustibile richiesto per l’esercizio dell’impianto. Il WWF pertanto torna oggi a chiedere , solidale con le popolazioni locali preoccupate a ragione del proprio destino e di quello del territorio, che la Conferenza di servizi non dia il definitivo parere favorevole e che gli Enti rivedano le proprie posizioni, a cominciare dal Parco Nazionale del Pollino a cui in particolare il WWF chiede, come più volte sollecitato dal rappresentante WWF in seno al Consiglio Direttivo , la revisione del parere rilasciato attraverso un’opportuna discussione in Consiglio stesso, fino ad ora mai avvenuta.Il WWF anticipa sin d’ora che altrimenti ricorrerà al tribunale amministrativo per rilevare diverse anomalie registrate nel procedimento, a cominciare dalla competenza stessa della Conferenza di servizi convocata dalla Provincia di Cosenza, nonché alla Commissione Europea rilevando il mancato rispetto della direttive Europee, in quanto la centrale dell’ENEL ricade anche all’interno della ZPS (zona a protezione speciale di Natura 2000) “Pollino Orsomarso”, codice identificativo IT 9310303.Ufficio stampa WWF – 31.7.09 tel. 02 83133233 340.1896151