Il WWF Piemonte ha pubblicato ieri un dossier di approfondimento con una profonda critica sul progetto regionale che tenderebbe a sfruttare le biomasse forestali a fini energetici. Quella che è in corso, secondo i tecnici dell’Associazione è “una propaganda fraudolenta [che] sta spacciando lo sfruttamento forestale addirittura come utile o necessario all’ambiente e considera il legno come risorsa abbondante, abbandonata e gratuita. Il legno è invece materiale prezioso, limitato e di enorme valore bio-ecologico e, secondo il criterio della sostenibilità, tale patrimonio dovrebbe essere trasmesso alle generazioni future”. Attraverso semplici e rapidi ragionamenti vengono esposte le chiare delobezze economiche di tale visione di sfruttamento, che rischia di favorire la nascita di numerosi impianti per la produzione di energia elettrica: un vero controsenso in termini di investimento. Oggi, infatti, sono “i soldi del cittadino, che sborsa per il kWh da biomasse circa il triplo del suo valore reale e che paga gli investimenti pubblici, che sostengono la cosiddetta filiera del legno attraverso vari canali e organismi competenti: FESR, FAS, Fondo Sociale, Piano di Sviluppo Rurale (che finanzia agli agricoltori le centraline) Consorzi forestali, IPLA, UNCEM, Assessorati alla montagna e foreste, ecc.”. Questa maniera di gestire le risorse sarà una presa in giro a danno dei proprietari terrieri e attiverà un prelievo indiscriminato, con un enorme danno ambientale distruggendo gran parte dei boschi del Piemonte e la preziosa biodiversità che racchiudono. [Fonte: WWF Piemonte e Valle d’Aosta]