Tutelare la ricchezza naturale delle regioni. Come previsto dalla Convenzione internazionale per la biodiversità (CBD), entro il 2010, bisogna dotarsi di effettivi strumenti di tutela: il WWF chiede alle Regioni di predisporre Piani di azione regionali per la tutela della biodiversità, nonché tenere conto degli obiettivi di conservazione della natura nella pianificazione territoriale e nei programmi operativi economico-finanziari.
Perseguire l’Obiettivo: consumo del suolo “zero”. Il Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs 42/2004), stabilisce che le Regioni debbano redigere nuovi Piani paesistici: il WWF chiede alle Regioni di sfruttare al meglio questa occasione facendo in modo che tra gli obiettivi effettivi e misurabili di questi Piani ci sia l’azzeramento progressivo del consumo del suolo (favorito da interventi estemporanei, da abbandonare, come il cosiddetto Piano Casa) e l’adeguata tutela degli ecosistemi
Pianificare per prevenire il dissesto idrogeologico. Come previsto dalla Direttiva comunitaria “Acque” le Regioni devono adottare piani di tutela delle acque in linea con l’Europa: Il WWF chiede alle Regioni che adattino al più presto i propri piani introducendo le misure supplementari individuate nei Piani di gestione di distretto idrografico, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2015 un’adeguata difesa del suolo e il “buono stato ecologico di laghi e fiumi”
Far respirare i territori assediati dal traffico. I cambiamenti climatici e i livelli di inquinamento provocati dal traffico urbano obbligano a rivedere i Piani regionali dei trasporti (settore che contribuisce con una quota del 28% alle emissioni nazionali di Co2 a): il WWF chiede che i Piani regionali dei trasporti dettino obiettivi espliciti di riduzione delle emissioni di Co2, di rientro nei limiti per l’inquinamento dell’aria (in particolare per quanto riguarda NO2 e di PM10) e di riduzione del rumore e puntino sul potenziamento delle infrastrutture esistenti, bloccando la costruzione di nuove autostrade e prevedendo che vadano a valutazione ambientale solo i progetti di nuove infrastrutture con un calcolo costi-benefici positivo dal punto di vista economico, sociale e ambientale
Predisporre l’alternativa al nucleare. I Piani energetici regionali devono essere adeguati secondo gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra richiesti dalla comunità scientifica internazionale (riduzioni almeno del 30% entro il 2020 e dell’80% entro il 2050, rispetto al 1990): il WWF chiede di promuovere il risparmio, l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili e di contrastare qualsiasi realizzazione/riconversione di impianti a carbone, nonché la costruzione di centrali nucleari, assolutamente inutili, dannose ed economicamente insostenibili
Contribuire alla lotta sui cambiamenti climatici. E’ previsto che le Regioni contribuiscano attivamente alla lotta ai cambiamenti climatici: il WWF chiede che siano redatti Piani strategici regionali che fissino obiettivi per la riduzione di Co2 in tutti i settori, in particolare quelli non sottoposti all’emission trading (trasporti, settore civile, agricoltura) e linee d’azione per l’adattamento ai cambiamenti climatici, contribuendo attivamente alla definizione di una strategia nazionale
Premiare chi riduce i rifiuti. Le Regioni devono predisporre programmi di prevenzione dei rifiuti, come richiesto dalla Direttiva europea 2008/98/CE: il WWF chiede che siano attivate campagne di informazione e sensibilizzazione per la riduzione dei rifiuti e per una loro corretta gestione e che i comuni siano invitati a introdurre finalmente meccanismi fiscali che premino coloro che riducono la produzione di rifiuti (ad es. passaggio alla tariffa puntuale)
Consolidare la rete delle aree protette. Le Regioni devono mettere a sistema la rete delle aree naturali protette regionali: Il WWF chiede che siano assegnate maggiori risorse a fronte della valutazione dell’efficacia e dell’efficienza della gestione e che siano finalmente varati i piani di gestione e garantite risorse adeguate per la Rete Natura 2000 (zone tutelate dall’Europa).
Contrastare la caccia selvaggia gestendo il patrimonio faunistico. E’ necessario che le Regioni rifiutino qualsiasi modifica peggiorativa della legge quadro nazionale vigente (l. n. 157/1992), come stabilito dalla stessa Conferenza delle Regioni: il WWF chiede che sia garantito in particolare il rispetto delle norme a tutela delle specie cacciabili e non, volute dall’Europa e il contenimento della pressione venatoria e che la gestione della fauna sia indipendente dalla gestione della caccia, predisponendo interventi strategici per la conservazione delle specie considerate a rischio a livello nazionale e regionale.
Educare all’ambiente. Le Regioni fanno parte del Sistema INFEA (Informazione, Formazione, Educazione Ambientale): secondo il WWF è necessario che le Regioni qualifichino e rafforzino il Sistema, integrandolo all’educazione scolastica, con programmi di educazione e la formazione ambientale per tutte le età.
Nella “Mappa delle emergenze ambientali”
le richieste prioritarie delle Sezioni regionali del WWF
Qui di seguito vengono riassunte le richieste prioritarie contenute
negli articolati documenti prodotti per i candidati governatori dalle Sezioni regionali del WWF
Basilicata
La sezione regionale del WWF chiede ai candidati governatori di esprimersi sulle seguenti problematiche:
– sospendere la concessione di ulteriori permessi di ricerca ed estrazione petrolifera che, aggiungendosi a quelli ad oggi concessi, rischiano di compromettere ogni altra possibile via di sviluppo regionale;
– realizzare al più presto il previsto sistema di monitoraggio ambientale in Val d’Agri, a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente e per tutelare l’integrità del parco nazionale dell’Appennino Lucano – Val D’Agri – Lagonegrese;
– rivedere il Piano Energetico Regionale (PEAR) sulla base del reale fabbisogno energetico regionale e non concedere alcuna autorizzazione a nuove centrali, non previste dal PEAR, privilegiando il ricorso alle energie rinnovabili nel pieno rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici;
– procedere quanto prima, in materia di aree protette, all’istituzione del parco regionale del Vulture, previsto già dalla l.r. 28 /94 e del Parco Regionale dei Calanchi, completando il sistema delle aree protette regionali e prevedere adeguata copertura finanziaria per il suo funzionamento.
Calabria
La sezione regionale del WWF chiede ai candidati governatori di esprimersi sulle seguenti problematiche:
– dare immediata attuazione, alla luce della diffusa emergenza idrogeologica, al Piano di Difesa del Suolo della Regione, accelerando le procedure per l’avvio delle diverse fasi di intervento;
– emanare una legge per la difesa delle coste individuando una fascia di divieto assoluto di edificazione;
– confermare la decisione assunta ne dicembre 2009 dalla Giunta della Regione Calabria di uscita dal Consiglio di amministrazione della Stretto di Messina SpA, confermando la propria opposizione alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e destinando il finanziamento di 1,3 miliardi di euro, ad oggi congelato, per questa opera al risanamento del territorio;
– bloccare, alla luce del fatto che la Calabria esporta il 54% dell’energia prodotta, sia il progetto di centrale a carbone di Saline Joniche che la riattivazione della centrale a biomasse del Mercure (in pieno parco del Pollino) e, nel contempo, incrementare i fondi per il risparmio energetico e per il fotovoltaico e rivedere il tetto di impianti eolici da realizzare (grazie anche alla individuazione delle aree idonee che escludano le aree protette e le zone montane).
Campania
La sezione regionale del WWF chiede ai candidati governatori di esprimersi sulle seguenti problematiche:
– avviare buone pratiche per la riduzione dei rifiuti all’origine, attraverso incentivi e campagne di sensibilizzazione, la promozione di una seria e spinta raccolta differenziata Porta a Porta e la messa in funzione al più presto di impianti di compostaggio in grado di soddisfare il bisogno campano;
– ribadire la netta opposizione alla costruzione e all’avvio di impianti nucleari o depositi per scorie nucleari sul territorio regionale;
– raggiungere la piena funzionalità degli Enti Parco e realizzare al più presto i piani di gestione per parchi, Riserve e aree della Rete Natura 2000.
Emilia Romagna
La sezione regionale del WWF chiede ai candidati governatori di esprimersi sulle seguenti problematiche:
– de-congestionare il territorio, perseguendo l’obiettivo del consumo di suolo zero ovvero passare dalla Capannonepoli al riordino urbanistico e al ripristino di aree con funzionalità ecologica e alla realizzazione di corridoi ecologica che rendano permeabili le barriere ecologiche quali la via Emilia (strada e urbanizzato) e le infrastrutture autostradali;
– ridurre la pressione venatoria sulle specie migratorie e contestualmente ridurre le specie cacciabili e i periodi di caccia per quelle considerate più vulnerabili;
– regolamentare il prelievo dell’acqua a fini irrigui nel periodo maggio-ottobre e rispettare rigorosamente i deflussi minimi vitali dei fiumi durante il periodo estivo, che devono essere calcolati e ri-calibrati continuamente.
Lazio
La sezione regionale del WWF chiede ai candidati governatori di esprimersi sulle seguenti problematiche:
– ripensare quegli interventi infrastrutturali che non sono giustificati dalle analisi costi/benefici positive e che, se realizzati, porteranno un impatto devastante sul paesaggio, su aree sottoposte a vincoli naturalistici, culturali, archeologici e idrogeologici, aree agricole di pregio, boschi: tre esempi per tutti: il Corridoio intermodale Roma-Latina, l’aeroporto ed il porto di Fiumicino;
– concludere al più presto la fase istruttoria e procedere all’approvazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale da parte del Consiglio Regionale in modo che esso possa finalmente diventare lo strumento di riferimento per la corretta gestione, tutela e riqualificazione dei paesaggi laziali;
– attuare politiche per la tutela delle risorse idriche e una seria riflessione per evitare i rischi che comporta la privatizzazione;
– integrare l’uso durevole delle risorse naturali e la conservazione della diversità biologica nei piani settoriali regionali, attraverso specifici piani di azione e la corretta applicazione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Liguria
La sezione regionale del WWF chiede ai candidati governatori di esprimersi sulle seguenti problematiche:
– confermare gli obiettivi del Piano Energetico Regionale (PEAR) vigente, che non prevede il potenziamento a carbone delle centrali termoelettriche di La Spezia e Vado Ligure, e aggiornare lo stesso PEAR prevedendo di passare entro il 2020 dalla quota attuale del 7% di fonti rinnovabili al 20%, e dal 10% di diminuzione dei consumi energetici al 20%, come previsto dall’Europa;
– procedere all’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti per renderlo coerente con gli obiettivi di prevenzione e riduzione dei rifiuti e dalla Direttiva 2008/98/CE;
– dare la priorità alle opere pubbliche intelligenti quali la linea ferroviaria pontremolese (La Spezia-Parma), il nodo ferroviario di Genova, le linee di valico del savonese e il completamento della linea litoranea Genova –Ventimiglia, e abbandonare le grandi opere quali il Terzo Valico dei Giovi e la Gronda autostradale di Genova che presentano un calcolo costi-benefici negativo;
– rafforzare l’ufficio preposto alla tutela della biodiversità e alla Rete Natura 2000 con risorse economiche adeguate e personale sufficiente.
Lombardia
La sezione regionale del WWF chiede ai candidati governatori di esprimersi sulle seguenti problematiche:
– puntare nel settore dei trasporti al miglioramento del servizio offerto dalla ferrovia per i pendolari della Lombardia e sul contenimento della circolazione di auto e furgoni, prevedendo misure innovative di contenimento della circolazione degli autoveicoli diesel senza filtro anti particolato (FAP);
– dire no, nel settore delle infrastrutture, alla terza pista dell’aeroporto di Malpensa all’interno del Parco del Ticino, alla luce del crollo dei passeggeri (passati da 24 milioni l’anno agli attuali 19) e all’autostrada Broni Mortara, un progetto di iniziativa regionale in un area non congestionata e a bassissima domanda di traffico, che distruggerà preziose porzioni di aree agricole tra le più pregiate della regione;
– promuovere il risparmio, l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili, contrastando qualsiasi realizzazione/riconversione di impianti a carbone e la costruzione di impianti nucleari
– adeguare il Programma regionale di tutela e uso delle acque ai criteri della Direttiva 2000/60/CE e alle misure supplementari individuate dal Piano di gestione di distretto idrografico padano.
Marche
La sezione regionale del WWF chiede ai candidati governatori prioritariamente di esprimersi nel merito delle seguenti problematiche:
– sostenere adeguatamente il trasporto sostenibile di persone e merci, ridimensionando i faraonici progetti della Quadrilatero Marche-Umbria a vantaggio del potenziamento delle ferrovie, ed attribuendo assoluta priorità al potenziamento del collegamento ferroviario Orte – Ancona con il raddoppio della linea nel tratto mancante e l’ammodernamento dei treni;
– istituire tre nuove aree naturali protette e in particolare: 1. la riserva naturale regionale nel tratto terminale del Fiume Metauro incluso nella ZPS “Fiume Metauro da Piano di Zucca alla foce”, già previsto dal Programma triennale regionale aree protette 2001/2003; 2. il Parco Naturale Regionale nell’area del Monte Pennino, Valle Scurosa e Montelago; la Riserva naturale regionale nei boschi tra Cupramarittima e Ripatransone, un’area di 676 ettari che rappresenta l’unico SIC nell’area collinare del territorio ascolano;
– dotare gli uffici regionali competenti di adeguate risorse per assicurare una adeguata tutela e valorizzazione sostenibile della Rete Natura 2000 nelle Marche;
– far approvare dal Consiglio Regionale, entro la nuova legislatura, una specifica Legge regionale per la promozione e gestione degli Ecomusei.
Piemonte
La sezione regionale del WWF chiede ai candidati governatori di esprimersi sulle seguenti problematiche:
– dare priorità all’adeguamento del Nodo di Torino e alla realizzazione della cintura merci, che consenta di instradare i treni dal Frejus a Milano senza attraversare il capoluogo piemontese, nonché all’avvio del Servizio Ferroviario Metropolitano, abbandonando il progetto della realizzazione della nuova linea ad AV Torino-Lione, non giustificata dagli attuali livelli di traffico tra Italia e Francia (6 mln di t/a) e dall’ampia capacità residua dell’esistente linea di valico del Frejus (sino a 30 mln di t/a);
– confermare l’impegno per lo studio e la tutela del biocorridoio Alpi-Appennino, al confine tra Piemonte e Liguria, e in collegamento con il parco nazionale francese del Mercantour, area nevralgica per la conservazione della biodiversità per lo spostamento degli areali delle specie selvatiche dall’ecoregione mediterranea appenninica verso quella alpina.
– avviare i piani di gestione dei Siti di interesse comunitario per superare la procedura d’infrazione aperta dalla Commissione Europea per gli scempi realizzati in queste aree tutelate dall’Europa.
Puglia
La sezione regionale del WWF chiede ai candidati governatori prioritariamente di esprimersi nel merito delle seguenti problematiche:
– redigere appositi piani di disinquinamento che risolvano le problematiche provocate dagli insediamenti industriali di Brindisi-Cerano e Taranto-Ilva;
– garantire la redazione dei piani di gestione delle aree di rete Natura 2000 (SIC, ZPS, Parchi nazionali e regionali) con il passaggio da SIC a ZSC;
– coordinare la regia, la gestione e le attività svolte nei parchi, organizzando e conservando i dati con un sistema informatizzato in rete con le Province e gli Enti gestori delle aree naturali protette;
– avviare impianti di compostaggio, per il recupero di sostanza organica;
– predisporre interventi concreti per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili.
Toscana
La sezione regionale del WWF chiede ai candidati governatori di esprimersi sulle seguenti problematiche:
– approvare il Piano d’azione regionale sulla biodiversità, rendendolo elemento guida trasversale per le diverse politiche settoriali, facendo della Regione Toscana la prima amministrazione regionale in Italia che si dota di uno strumento attuativo in linea con la Convenzione internazionale della Biodiversità (CBD);
– confermare l’impegno per una maggiore tutela di alcune delle aree più importanti per la conservazione della biodiversità, fra queste: il Padule di Fucecchio, le aree marine delle isole dell’Arcipelago e della costa toscana (con l’istituzione finalmente delle Aree Marine Protette; in particolare: Meloria, Parco Maremma, Isole Arcipelago, Calafuria), il promontorio di Monte Argentario (vero e proprio ‘hot spot’ di biodiversità), il comprensorio del Farma-Merse (ad oggi tutelato in modo frammentario e non unitario;
– razionalizzare gli interventi in materia di infrastrutture e trasporti puntando, ad esempio: sul potenziamento dell’aeroporto di Pisa invece che sulla proliferazione di scali “minori” come Peretola e Ampugnano, dannosa per l’ambiente e ingiustificata dal punto di vista socio-economico; sul potenziamento in sede a 4 corsie + corsia di emergenza della SS1 Aurelia, secondo il progetto definitivo ANAS del 2000, invece che alla costruzione dell’Autostrada Tirrenica devastante per l’economia agricola e il paesaggio maremmani.
Umbria
La sezione regionale del WWF chiede ai candidati governatori di esprimersi sulle seguenti problematiche:
– rivedere il progetto di trasformazione della E45 in autostrada, previsto nell’ambito del cosiddetto Quadrilatero Marche-Umbria, riducendo il consumo del suolo e l’impatto sul paesaggio e sulla biodiversità;
– avviare un sistema di reti ecologiche che possano superare i limiti dell’attuale sistema della aree protette e rappresentare il giusto equilibrio tra la conservazione della biodiversità ed il governo del territorio;
– porre dei limiti al prelievo venatorio, con particolare attenzione ai periodi di massima riproduzione e nidificazione delle specie.
Veneto
La sezione regionale del WWF chiede ai candidati governatori di esprimersi sulle seguenti problematiche:
– riformulare la proposta di Piano Regionale per le Attività di Cava ridimensionando notevolmente le eccessive previsioni di escavazione;
– rivedere sostanzialmente le politiche e gli strumenti regionali nel settore delle infrastrutture e dei trasporti che puntano quasi elusivamente sulla realizzazione di nuove strade (Pedemontana, Nogarole Rocca, Padana Inferiore, Romea Commerciale, prolungamento A31, raccordo A23-A27 etc.), dando priorità, invece, al trasporto pubblico collettivo e all’estensione dei sistemi ferroviari metropolitano;
– istituire le aree naturali protette regionali del Parco della Laguna di Venezia e del Parco del Monte Baldo;
– bloccare la realizzazione della mega discarica di amianto (la più grande d’Europa con ben 500.000 mc di asbesto stoccati in 9 ettari) che dovrebbe essere localizzata in una ex cava abbandonata a sud di Roverchiara (Vr), zona umida vincolata dalla Regione.