Il censimento WWF dei fiumi nell’ambito della “Campagna Liberafiumi” ha previsto il rilevamento dello stato delle fasce fluviali e ripariali del Fiume Agri (Basilicata), delle zone di esondazione del corso d’acqua per valutarne lo stato e avanzare proposte per la sua tutela, rinaturazione e valorizzazione. Sono state censite le zone umide perifluviali, le aree boscate, le zone agricole, i manufatti e le abitazioni, le cave, i depositi e le discariche, l’artificializzazione delle sponde e altri aspetti per avere una visione completa delle aree indagate. Tutto corredato e documentato da foto di dettaglio. I dati, raccolti su mappe a scala 1:10.000, sono attualmente in corso di elaborazione, anche attraverso un sistema GIS (Geographic Information System), dal WWF Italia per meglio definire le proposte operative. In Basilicata è stato censito il Fiume Agri dove sopravvive ancora la lontra. Lungo i circa 30 chilometri del fiume censiti sono state osservate 74 briglie o sbarramenti che interrompono la continuità fluviale; il tratto censito, che attraversa prevalentemente terreni aperti, boschi e zone agricole con pochi centri abitati e lontani dal fiume, è sbarrato dalla diga di Marsico Nuovo, a pochi chilometri dalle sorgenti, e dalla diga del Pertusillo. Un corso d’acqua che dovrebbe essere prevalentemente lasciato divagare liberamente, senza opere spondali che, oltretutto, necessitano di continue manutenzioni. Una costante lungo tutti i tratti censiti è stato il rilevamento di numerosi depositi di rifiuti di ogni genere: da quelli di cantiere, a raccolte di gomme d’auto ai più pericolosi e purtroppo diffusi depositi di eternit. Solo sull’Agri sono stati rilevati 26 depositi di rifiuti di vario genere. La popolazione di lontra (Lutra lutra) in Italia ammonta intorno ai 220-260 esemplari (piano d’azione lontra 2010). Si tratta di un animale simbolo per i fiumi, la cui situazione continua a destare una crescente preoccupazione. Lungo l’Agri, durante una specifica ricerca speditiva in parallelo al censimento delle fasce fluviali, sono state rinvenute varie tracce della lontra (Lutra lutra), sottoforma di impronte e spraint. (ricerca a cura del Dott. Remo Bartolomei e del Dott. Antonio L. Conte). Il censimento è stato eseguito dei volontari delle locali associazioni del WWF (Val d’Agri, Matera, 3ESSE Senise), dagli esperti dello studio di Consulenza Ambientale EcoBLM di Villa d’Agri e del Centro Studi Naturalistici Nyctalus di San Martino d’Agri. L’evento ha avuto il patrocinio ed il contributo del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese. Ufficio Stampa WWF Basilicata 0971411382