Una cicogna nero petrolio
Dopo i pipistrelli targati Total nella concessione Gorgoglione, ecco arrivare la cicogna nera petrolio nel parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, sempre sponsorizzata dalla Total. La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) chiede all’Ente parco di spiegare come mai ha deciso di accettare la sponsorizzazione della multinazionale francese (di cui non è nota l’entità) e non ha ritenuto finanziare, con propri fondi, l’interessantissima ricerca sulla rara specie di avifauna? Come mai si è ritenuto ricorrere ad una sponsorizzazione da parte della compagnia d’Oltralpe, interessata ad effettuare ricerche petrolifere proprio nell’area protetta regionale con il permesso di ricerca “Oliveto Lucano”, le cui osservazioni/opposizioni scadono proprio il primo aprile prossimo?
Questo permesso di ricerca – ricorda la nostra Organizzazione – comprende i comuni di Accettura, Albano di Lucania, Calciano, Campomaggiore, Castelmezzano, Cirigliano, Garaguso, Oliveto Lucano, Pietrapertosa, San Mauro Forte, Stigliano, Tricarico, incidente su una superficie di 188,23 chilometri quadrati. Forte è il sospetto che in questo modo si tenti di condizionare eventuali posizioni contrarie alle possibili ricerche petrolifere della Total nell’area parco, peraltro vietate dalla Legge istitutiva del parco regionale (Legge Regionale n.47/97), al cui articolo 19 fa espressamente divieto di ricerche, prospezioni ed estrazioni di idrocarburi liquidi e gassosi.
In caso contrario gradiremmo conoscere dal presidente del parco regionale, Lombardi, qual è la posizione ufficiale dell’Ente che rappresenta in merito al permesso di ricerca della Total “Oliveto Lucano”, e quali sono le sue considerazioni nell’accettare una sponsorizzazione che è in evidente conflitto di interesse con gli scopi del parco, considerando che chi ha sponsorizzato la ricerca è intenzionato ad effettuare ricerche petrolifere nell’area parco. Alla cicogna nero petrolio, preferiremmo che il parco finanziasse ricerche sulla cicogna nero naturale. [Fonte: comunicato stampa Ola – Organizzazione Lucana Ambientalista]