Tutela dei rapaci, eccezionale sequenza fotografica testimonia il rischio strade
A pubblicare l’eccezionale sequenza fotografica è il naturalista Matteo Visceglia che da anni conduce un’attività in difesa delle specie che popolano la provincia di Matera. Questa volta, coadiuvato da un amico fotografo, riporta sul proprio blog una sequenza fotografica che testimonia il pericolo che corrono i rapaci sulle nostre strade, dopo gli avvelenamenti, gli impatti contro infrastruttire, le folgorazioni ed il bracconaggio. Ecco il racconto tratto dal sito http://materanatura.blogspot.com/ con l’eccezionale sequenza fotografica.
“Mercoledì pomeriggio un capovaccaio dopo aver individuato una carcassa di gatto investito al centro di una strada nei pressi della Murgia materana è sceso di quota per cercare di cibarsene. Una vettura era appena passata evitando un pericoloso investimento del piccolo avvoltoio. Un nibbio bruno e delle gazze cercano intanto anche loro di banchettare mettendo in moto azioni di mobbing. Viaggiando su quella stessa strada un fotografo si è fermato all’improvviso avendo intuito che il capovaccaio stava per atterrare e ha iniziato, da debita distanza, a scattare alcune foto documentative. Si tratta del mio amico Claudio Bernardi che mi ha chiamato immediatamente sul cellulare per dirmi che aveva appena fotografato un capovaccaio! Naturalmente gli ho fatto i miei complimenti per gli scatti e per aver contribuito a documentare il rischio che tutti i rapaci (e non solo loro) corrono quando cercano di nutrirsi di carcasse sulle strade. Un motivo in più per ricordare a tutti gli automobilisti che in presenza di carcasse di animali sulle strade è opportuno fare più attenzione poichè è facile che un necrofago volteggi sulla verticale della fonte di cibo per calarsi a terra e nutrirsi. Se la fame è tanta l’istinto di nutrirsi è più forte delle precauzioni per evitare impatti. Nel Centro Recupero Rapaci della Riserva di San Giuliano sono tanti i rapaci che arrivano con traumi tipici da impatto con autoveicoli e spesso per molti di loro il ritorno alla natura è compromesso.[fonte: http://materanatura.blogspot.com/]