Parco Appennino Tosco Emiliano, successo per il mondiale del fungo
Per le premiazioni erano presenti il presidente e il del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, Fausto Giovanelli e Giuseppe Vignali, il presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino reggiano e consigliere provinciale con delega alla montagna Elio Ivo Sassi, il sindaco di Ventasso, Enrico Ferretti.
Ai premiati vincitori del mondiale la Coop Valle dei Cavalieri, presente col vicepresidente Oreste Torri, ha offerto come premio il permesso annuale per la raccolta funghi nell’Appennino Reggiano.
Nato da un’idea di Fra’ Ranaldo, il Mondiale del fungo è organizzato ogni anno dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano ed i Briganti di Cerreto, in collaborazione con l’associazione ‘A passeggio nel bosco’ e Geoticket s.r.l. con il patrocinio del Comune di Ventasso, impegnati nell’organizzazione gli operatori turistici di Cerreto Laghi e non solo. Pieno nei locali del posto, con menu rigorosamente a tema.
Molto apprezzata, anche, al Park Hotel la conversazione “Da raccoglitori a custodi” con il dottor Andy Taylor, ecologo presso il James Hutton Institute di Aberdeen e il dottor Costantino Bonomi responsabile settore botanico del MUSE di Trento.
“Un giorno fantastico. È per me un piacere per me essere nel Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, in un luogo pieno di funghi, dimostrare l’importanza di questi per l’ecosistema – ha affermato Andy Taylor – ed è un piacere scoprire come le persone capiscono l’importanza dei porcini per la sostenibilità del bosco stesso. Senza funghi non ci sarebbero le foreste”.
“Questa manifestazione dimostra che è possibile fare dialogare e crescere assieme le persone che ogni anno in autunno frequentano i boschi – ha affermato Giuseppe Vignali, direttore del Parco nazionale – e con le quali è possibile attuare una forma di conservazione collettiva per tutelare al meglio il nostro capitale naturale che è l’ambiente”.
“La parte principale dei funghi sta sotto terra – ha spiegato Marco Montanari, agronomo e micologo -. In un cucchiaino da caffè di terreno boscato ci potrebbero essere anche più di un chilometro di ife fungine che, con gli alberi, lavorano in simbiosi grazie alle micorrize, i funghi ricevono zuccheri, in cambio amplificano l’efficienza delle radici degli alberi”.
Appuntamento alla prossima edizione.
Gabriele Arlotti
Ufficio stampa Parco nazionale Appennino tosco-emiliano