FaunaPrimo Piano

Stormo di gru nel parco regionale dei Simbruini

Tra fine febbraio e marzo si sta compiendo la migrazione primaverile delle gru che porta questi grandi uccelli dai quartieri di svernamento iberici, nord africani e medio orientali a quelli riproduttivi del cento e nord Europa. Dalla punta del Nordafrica (dalla Tunisia al Marocco), attraverso i Balcani, l’Adriatico, il Tirreno meridionale e la Sicilia risale nella migrazione primaverile verso l’Europa nordorientale (Polonia, Ungheria, Germania, Austria e Svizzera).

Un fenomeno imponente e prontamente registrato dagli esperti. Fino ad oggi, sono state registrate molte osservazioni di gru in tutta Italia. Il picco della migrazione è stato raggiunto, come di consueto, tra il 4 e il 6 marzo con molte centinaia di individui in transito anche nel nostro territorio, si hanno notizie di avvistamenti tra i comuni di Cervara di Roma e Filettino. Potenti anche i richiami che emettono in volo e che spesso attirano l’attenzione degli osservatori.

La Gru è un uccello migratore appartenente all’ordine dei Gruiformi caratterizzato da lunghe zampe, il cui habitat è la pianura; la sua classificazione scientifica è Gruidae.

La Gru (Grus grus) fino all’inizio del 900 nidificava nelle grandi paludi a nord di Caorle (è un comune di Venezia, situato tra le foci dei fiumi Livenza e Lemene, che si affaccia sul Mare Adriatico a nord est della Laguna di Venezia), e si è estinta quale specie nidificante per la bonifica delle stesse e per la sottrazione dei pulcini per essere tenuti come uccelli ornamentali nelle ville venete.

Il ritorno meglio “spontaneo” della gru come nidificante nell’Alto Adriatico è un sogno di molti che speriamo si avveri nei prossimi anni a venire. In Inghilterra grandi ripristini di zone umide hanno ottenuto proprio questo risultato, mentre vicino ad Amsterdam l’aquila di mare (Haliaetus albicilla), altra specie “mitica”, è ritornata a riprodursi dopo secoli a seguito della creazione di una grande palude pascolata da cervi, uri e cavalli selvatici.

Questi grandi veleggiatori, meglio note come Gru cenerine o eurasiatiche (Grus grus), in questi giorni hanno sorvolato il nostro territorio, uno spettacolo naturale emozionante, e i più fortunati sono riusciti ad immortalare questo emozionante momento! [Fonte: P.R. Simbruini]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *