Sono già numerose le adesioni all’appello lanciato dalla OLA, Organizzazione Lucana Ambientalista “non trasformate la Basilicata in colonia energetica e pattumiera d’Italia” pervenute attraverso il sito http://firmiamo.it/salviamolabasilicata . Sono infatti già 34 le associazioni firmatarie ed oltre 150 i cittadini che in soli due giorni hanno aderito all’iniziativa che denuncia il disegno di ubicare in Basilicata mega centrali termoelettriche, nuovi pozzi petroliferi, discariche chimiche ed il deposito ove stoccare le scorie radioattive italiane. L’approvazione al Senato del Disegno di Legge 1195 rilancia infatti il nucleare in Italia e stabilisce in materia di energia che le autorizzazioni ambientali, vengano rilasciate dal governo scavalcando i pareri dei cittadini e degli enti del territorio. Tra le associazioni firmatarie dell’appello vi è anche Greenpeace Italia che di recente in località Terzo Cavone di Scanzano Ionico ha effettuato un’azione dimostrativa con la chiusura con calce e mattonidella la miniera di salgemma che resta ancora di proprietà della Sorim, nonostante la grande manifestazione antinucleare del 2003 a Scanzano Ionico. Greenpeace ha aderito all’appello delle associazioni lucane – si legge nella nota di adesione – per supportare i territori contro la riproposta della scelta nucleare in Italia. E’ importante pertanto la mobilitazione dei territori – scrive Greenpeace – per scongiurare danni irreparabili alla salute e all’ambiente derivanti da scelte energetiche sbagliate.[ASA Notizie]