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Roverella centenaria morta nell’incuria

In merito alla morte dell’albero centenario di quercia, ibrido cerro – roverella (774 cm di circonferenza e 25 metri di altezza) di Brienza – località Valle Cerasa, protetto, ma solo sulla careta dalla legge regionale in materia di flora, limitrofo al territorio del parco nazionale dell’Appennino Lucano, interviene il ” Gruppo consiliare per Brienza.

“E’ morto l’albero dell’identità: ha chiesto inutilmente aiuto. Un anno fa l’opposizione chiedeva al sindaco di prendersi cura della Roverella, ma niente. Il 18 luglio 2020 è una data che Brienza dovrà ricordare. È il giorno nel quale un pezzo importante della propria identità è venuto a mancare.

Un giorno di lutto per una intera comunità, che ancora vorrebbe vivere di simboli, di ricordi, di significati. Una Brienza che ci onoriamo di chiamare Città, ma che crede ancora nel valore della parola Paese; un Paese che in quella Roverella sapeva riconoscere una identità.

E proprio come i figli alle volte si scoprono naturalmente ingrati, pur riconoscendo negli anziani genitori la genesi del proprio prezioso presente; così i brienzani hanno amato tanto la Roverella, ignorandone le suppliche nel momento della difficoltà.

Forse è questo il motivo che ha portato l’amministrazione comunale a non muovere nemmeno un dito, mentre l’antico albero suggeriva che il momento era critico. Che qualcosa non stava andando nel verso giusto. Proprio come fa un anziano genitore, senza chiedere nulla, mostrando le proprie fragilità, spera nell’intervento dei figli.

E se questi segnali fossero stati troppo flebili, c’era stato anche l’intervento dell’opposizione in consiglio, che con una interpellanza aveva richiesto un intervento. Un gesto. Un impegno. Nulla.

Come i figli più ingrati, gli amministratori erano dediti ad altro. Non avevano tempo, soldi e testa per provare ad occuparsi dell’anziana Roverella.

Sarebbe stato tutto inutile dite? Probabilmente. Come probabilmente alle volte è “inutile” occuparsi di un anziano genitore gravemente ammalato.

Ma si fa. Con impegno, dedizione, e col sorriso sulle labbra per non farlo pesare.

Si fa. Un peccato che il nostro Paese non abbia una guida amorevole, che sappia comprendere quanto alcuni gesti siano importanti, e quanto alcuni simboli abbiano il potere di unire e fortificare.

Un anno fa l’opposizione chiedeva al Sindaco di prendersi cura della Roverella. Abbiamo visto come è finita. Negli stessi giorni l’opposizione chiedeva al Sindaco di far luce tra i miasmi del depuratore comunale. Vedremo come finirà”.

Il gruppo consiliare “Ripartiamo da Brienza” (Potenza)

La Roverella prima

La Roverella dopo

Un pensiero su “Roverella centenaria morta nell’incuria

  • Ricordiamo agli smemorati che oggi dicono che l’albero sia morto di morte naturale, che questa albero ha subito un tentativo di incendio nel 2009 che ha fortemente indebolito il tronco alla base.

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