Protocollo eolico, scontro Anev – Italia Nostra
E’ scontro sull’energia eolica tra Italia Nostra e l’Associazione Nazionale Energia del Vento (Anev) che stamattina a Roma ha firmato con Greenpeace e Legambiente un protocollo d’intesa per la promozione dell’eolico in Italia. ”Il presidente di Italia Nostra Carlo Ripa di Meana – ha detto Oreste Vigorito, presidente dell’Anev – mi ha annunciato che loro presenteranno una moratoria al Parlamento Europeo contro l’eolico, perche’ gli impianti eolici deturperebbero il paesaggio. Vorrei sapere qual e’ l’impegno di Italia Nostra contro altre installazioni che, come autostrade o cave, hanno un certo impatto paesaggistico. Allora mi chiedo e’ davvero difesa del paesaggio oppure dietro c’e’ qualcos’altro?”. Una polemica che, nel corso dell’incontro, ha caratterizzato anche gli interventi di Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, e Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente. ”Abbiamo avuto diversi scontri con Ripa di Meana – ha affermato Onufrio – ma secondo noi l’eolico ha un impatto molto inferiore rispetto ad altri impianti. E poi il rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente e’ a favore delle potenzialita’ dell’energia eolica. La nostra adesione a questo protocollo – continua – serve a spingere l’industria a produrre degli esempi sempre migliori. E’ un mondo, quello dell’eolico, in evoluzione. Gia’ adesso sappiamo ci sono impianti che con le stesse dimensioni possono produrre molta piu’ energia”. ”Siamo convinti – aggiunge Zanchini – che l’eolico sia il futuro dell’Italia. Questo protocollo serve a migliorarci e a superare le polemiche”. Altro tema condiviso e’ stata la denuncia dell’assenza di una regolamentazione nazionale dell’energia eolica: ”Non ci sono delle regole chiare in tutto il territorio nazionale – sostiene Vigorito – ma ogni Regione adotta delle proprie linee guida. Finora Puglia, Campania e Sicilia sono le regioni che si pongono ai primi posti per numeri d’impianti. Marche, Umbria e Sardegna, invece, sono quelle che hanno grandi potenzialita’ ma danno poche risposte”. Nonostante alcune posizioni contrarie e l’assenza di linee-guida nazionali, l’eolico conferma in Italia il suo trend positivo: ”Ogni anno – dice Vigorito – registriamo un incremento del 30-40%, per un totale di 700 MW”.