Pollino: sopralluogo del parco sui lavori della centrale elettrica del Frido

L’Ente Parco del Pollino effettuerà un sopralluogo sul il torrente Frido – in agro dei Comuni di Viggianello, Chiaromonte e San Severino Lucano – dove sono in atto i lavori per realizzare una centrale idroelettrica, della potenza di 987 KW. Lo si apprende da fonti del parco. Isde International aveva parlato di un messa in pristino «purtroppo, parziale» e che in realtà richiede ancora «molte decine d’anni».
Le reazioni contro il rinnovo dell’autorizzazione sono numerose. La Giunta regionale della Basilicata,il 20 gennaio scorso, «ha rideterminato i termini di validità del giudizio favorevole di compatibilità ambientale, per un periodo di 18 mesi decorrenti dalla comunicazione della data di ripresa dei lavori».Inoltre, il successivo 28 gennaio, l’Ufficio Energia della Regione ha pubblicato l’avviso di avvio del procedimento, per «l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità» delle opere relative a questo progetto.
La centrale – ricordano le associazioni ambientaliste – si trova in Zona 1 del Parco del Pollino, ossia in un’area di altissimo pregio naturalistico, dove risiede stabilmente una delle specie più a rischio di estinzione come la lontra e specie ittiche autoctone come la trota Fario messe a rischio da una centrale che avrà «una portata massima di 1351 l/s e garantirà solamente 150 l/s di deflusso minimo vitale», sproporzione che, a suo dire, «trasformerà il Frido in un piccolo ruscelletto di montagna».