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Pollino, asfalto nel parco, associazione Wilderness scrive al Ministero dell’Ambiente

pollinoLa scrivente associazione ha appreso dell’avvenuto allargamento di una strada bianca nel Parco Nazionale del Pollino in località Tuppo Vuturo – La Falconara in Comune di Terranova di Pollino. Lo strada sterrata preesistente aveva una larghezza di circa 3 metri, ed essendo stata realizzata moltissimi anni fa poteva ritenersi ormai inserita nel paesaggio agro-forestale del Parco, avendo ormai ammortizzato l’impatto della sua antica realizzazione quando altre esigenze la richiesero; antica strada che ormai fungeva da ideale itinerario per le finalità turistiche del Parco Nazionale e del paese di Terranova di Pollino quale tracciato per mountain bike e per le gite a cavallo. La strada è stata invece improvvisamente allargata fino ad oltre 5 metri, munita di cunette in cemento e chiaramente predisposta per essere asfaltata.

 

Risulterebbe che il tratto interessato dai suddetti lavori avrebbe una lunghezza di circa 2 chilometri, con partenza dalla località Piano delle Mandrie-Sorgente Chedichemo fino alla località Toppo Vuturo; cosa che fa presupporre un ulteriore imminente proseguo dei lavori.

La strada in oggetto attraverserebbe addirittura un settore del Parco inserito nella sua zona di maggiore conservazione, ma anche nel SIC e ZPS corrispondenti allo stesso Parco, che come tale è assoggettato anche al vincolo Galasso per la tutela del paesaggio e ad altre normative in materia ambientale, forestale ed idrogeologico.

Per realizzare questo allargamento sono ovviamente stati effettuati sbancamenti laterali con estirpamento di prati, siepi ed altre alberature, con grave danno all’ambiente del Parco Nazionale, ma anche, e soprattutto, con grave impatto paesaggistico, in quanto se l’antico tracciato era ormai quasi “mascherato” dal recupero naturale avvenuto negli anni, oggi la strada si presenta agli occhi dei visitatori come una vera e propria strada ex novo. Strada che, si presuppone, anche in base all’evidente tipo di lavoro preparatorio, sarà anche asfaltata.

La scrivente associazione esprime la sua più viva protesta per la realizzazione di quest’opera affatto necessaria per lo sviluppo turistico del Parco, ed anzi dannosa proprio in quanto si aggiungerà ai già tanti, troppi, scempi urbanistici che il Parco Nazionale del Pollino sta subendo da qualche tempo a questa parte, forse più di quanto non avesse subito prima della sua istituzione. Una situazione che giudichiamo intollerabile, a totale sconfessione della vera finalità di un Parco Nazionale, che è quella di conservare il più possibile i luoghi e di renderli fruibili alla gente nella loro integrità.

Avremmo voluto vedere il Parco Nazionale operare per smantellare almeno alcune delle strade forestali più inutili e contrastanti con la finalità dello stesso, non già autorizzare o, peggio, operare, l’ampliamento e la bitumazione di una di esse!

Con la presente si chiede pertanto a tutte le autorità di intervenire al fine di accertare se i suddetti lavori possiedano tutti i requisiti approvativi di legge; e se ciò non dovesse risultare chiediamo un immediato intervento per bloccare i lavori allo stato attuale, nonché azioni volte ad ottenere l’individuazione e la punizione dei responsabili, che si spera possano poi essere costretti all’integrale ripristino dei luoghi.

Si coglie infine l’occasione per stigmatizzare come il Parco Nazionale del Pollino che dovrebbe rappresentare una perla nel sistema dei nostri Parchi, si stia invece sempre più evidenziando come un esempio di come un Parco Nazionale non vada gestito, in quanto le finalità prime del complesso ambientale che ha mandato di proteggere sono giorno dopo giorno sempre più svendute a supposte esigenze di sviluppo. Con l’etichetta di Parco Nazionale oggi si stanno realizzando tutte quelle opere ed iniziative per fermare le quali un tempo si richiese all’autorità pubblica la sua istituzione. Un paradosso ed un vero scandalo![IL SEGRETARIO GENERALE – Franco Zunino]

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