AmbienteParchiPrimo Piano

Polemiche sugli incendi nel parco dell’Aspromonte

Sulla questione degli incendi che hanno interessato nei mesi scorsi anche il parco nazionale dell’Aspromonte, si registrano prese di posizione tra l’ex presidente del parco, Giuseppe Bombino e l’attuale, Leo Aulitano. La questione si concentra soprattutto sul coinvolgimento dei pastori nell’attività antincendio. Ecco di seguito le prese di posizione:

La posizione di Giuseppe Bombino:

“Le reiterate quanto infondate asserzioni rivolte alla mia persona mi inducono a spostare su altro campo questa “disputa”. Pertanto, anche al fine di non occupare ulteriormente gli spazi della comunicazione, in un momento in cui, semmai, occorrerebbe dare voce al Popolo d’Aspromonte, ho conferito al mio Legale, Avv. Natale Polimeni, il mandato di difendermi nelle opportune Sedi Giudiziarie.

La circostanza, tuttavia, è utile per fare chiarezza su alcune questioni.

Il Progetto “Eco-Pastore” – Custode della Natura, da me fortemente voluto, aveva, come è noto, un carattere sperimentale. Tale prerogativa ha implicato la messa a punto di un rigoroso processo di validazione del metodo, nonché di una altrettanto seria e responsabile verifica dei risultati ottenuti. Il “modello preventivo”, pertanto, sarebbe stato concretamente integrato nel Piano Antincendio del Parco a conclusione di questo iter. La Sila e il Pollino, ad esempio, lo hanno fatto anche sulla base dell’esperienza presentata dal Parco Nazionale d’Aspromonte, tra il 2017 e il 2018, sia in Federparchi Calabria (presso l’Assessorato all’Ambiente), sia in molte altre occasioni nell’ambito delle quali è stata evidenziata l’affidabilità della misura adottata. D’altra parte, mi risulta che anche in ambito siciliano sia stata mostrata attenzione al Progetto “Eco-Pastore”.
Leggi anche: Incendi in Aspromonte, Bombino: ‘Tra mistificazioni e falsità’
Incendi in Aspromonte, Bombino: ‘Tra mistificazioni e falsità’

A vantaggio di chi disconosce il “funzionamento” di un Ente Parco, è utile evidenziare che la Legge separa nettamente le competenze tra gli Organi Politico e Gestionale. L’Organo di vertice (Consiglio Direttivo) approva tutti i documenti di programmazione, quali, ad esempio, il Bilancio di Previsione con relativa Relazione Programmatica, nonché il Piano della Performance con cui vengono assegnati gli obiettivi all’Organo di Gestione. Ed è proprio in questi due importanti strumenti che si sarebbero dovuti rintracciare gli indirizzi che esplicitamente richiamavano l’importanza dei Pastori nella prevenzione degli incendi boschivi. Il Progetto “Eco-Pastore”, infatti, permea una parte importante della Relazione Programmatica che accompagna il Bilancio di Previsione dell’anno 2018 (Delibera n. 34 del 30.10.2017) e caratterizzava gli Obiettivi Strategici del Piano della Performance dello stesso anno (Delibera n.2. del 29.01.2018).
Leggi anche: Aspromonte, Autelitano replica a Bombino: ‘Nel 2018 fu lui a non coinvolgere i pastori’

Naturalmente, laddove richiesto, documenterò nelle Sedi dedicate gli Atti appena citati.

Nella dialettica che esiste tra gli Organi di Indirizzo e di Gestione, resta in capo a quest’ultimo, e segnatamente al Responsabile Unico del Procedimento, l’onere di assicurare l’attuazione e la continuità degli indirizzi e il raggiungimento degli obiettivi strategici prefissati. Anche in questo caso, mi riservo di documentare, con dovizia, le ragioni per le quali, proprio sul finire del mio mandato e nonostante i chiari indirizzi, sarebbe stato interrotto il Progetto Eco-Pastore, l’unico che possa garantire una efficace prevenzione degli incendi boschivi.

In ultimo, si chiarisce che la Giunta dell’Ente ha prerogative in alcun modo assimilabili a quelle della Giunta Comunale: ha competenze meramente residuali, peraltro non soggette al controllo del Ministero vigilante, delegate esplicitamente dal Consiglio Direttivo, per cui non vi è obbligo di convocazione. Laddove, dunque, la Giunta abbia ritenuto di non convocarsi, è evidente che le eventuali relative istanze propositive sono state presentate direttamente in Consiglio dai singoli componenti ed ivi deliberate, anche e soprattutto al fine di nulla sottrarre al controllo del Ministero vigilante.

E ciò è quanto si doveva per Onore della Verità”.

La replica di Aulitano:

“Becere, stucchevoli ed inconsistenti le polemiche del professore Bombino, già presidente del Parco dal 2013 al 2018, circa il coinvolgimento dei pastori nelle attività di antincendio boschivo. Le sue dichiarazioni, però, implicano una contraddizione nei termini e nei tempi: è lo stesso Bombino a citare le tre determine degli anni 2015, 2016 e 2017 con le quali era stato avviato un progetto sperimentale rivolto ai coltivatori diretti, ai coloni, agli allevatori ecc.. Questo progetto è stato interrotto già nel 2018 ed il presidente dell’epoca era proprio lui”.

“Vista la nostra vicinanza al mondo dei pastori, la conoscenza di una realtà che vive e si prende cura della montagna come nessun altro, la nostra volontà di tutelarli e non esporli a polemiche strumentali, sono io a chiedere a Bombino di spiegarci perché, nel 2018, decise di non proseguire il progetto sperimentale. Sicuramente, visto che era Presidente, potrà chiarirci ogni dubbio – prosegue Autelitano- . Potrebbe motivarci anche perché, la figura dell’Eco-pastore sentinella del Parco” non sia mai stata inserita – e ribadisco mai- all’interno di una programmazione concreta, ufficiale, nel piano Antincendi boschivi, ma sia stata limitata ad una determina esterna, completamente scollegata da ogni pianificazione adeguata in materia. Non trovando alcun atto di indirizzo ufficiale riferito a questi progetti e relativi alle annualità in questione, solo lui potrà fornire ai pastori e alla gente d’Aspromonte, le risposte che attendono.  

A seguito di una richiesta di verifica dei componenti del Consiglio direttivo, inoltre, è stato riscontrato che “nel periodo ricompreso tra il 2015 ed il 2018, la Giunta Esecutiva pro tempore risulta sia stata regolarmente costituita con deliberazione del Consiglio Direttivo n. 2 del 25.03.2015, ma non risultano agli atti né deliberazioni né verbali della stessa. In coerenza con questo modo di procedere, manca nei procedimenti la programmazione a monte e gli atti di indirizzo conseguenti, per cui i provvedimenti compaiono e scompaiono a piacimento, senza una reale coinvolgimento degli organi dell’Ente” ha concluso il presidente Leo Autelitano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *