Si terrà a Visso venerdì 12 marzo, presso la Sala conferenze della sede del Parco, il seminario “Il ritorno del camoscio appenninico: conservare per crescere”. L’incontro è stato organizzato per aprire un confronto diretto con gli operatori economici del territorio e per valutare insieme le potenzialità di sviluppo offerte da questo importante progetto; tutta la cittadinanza, quindi, e in particolare gli operatori turistici del territorio del Parco, sono invitati a partecipare. Dopo i saluti di rito, sarà il professor Sandro Lovari dell’Università di Siena – uno dei massimi zoologi a livello europeo e attuale Presidente dell’Associazione Italiana Gestione Faunistica – ad aprire i lavori del seminario illustrando il Piano d’Azione Nazionale per la Conservazione del Camoscio Appenninico, mentre Anna Bocci, ricercatrice della stessa Università, illustrerà i risultati iniziali dell’operazione camoscio nel Parco dei Sibillini.
Nella seconda parte del seminario verrà dato spazio alle esperienze maturate dagli operatori turistici dei territori delle aree protette in cui i progetti di valorizzazione territoriale legati alla presenza del camoscio appenninico sono in fase più avanzata rispetto ai Sibillini. In particolare, verranno illustrate le esperienze di una importante cooperativa che, nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, si occupa da tempo di servizi turistici legati all’ambiente; a seguire, verranno presentate le esperienze maturate nel Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga nel campo della reintroduzione di questa splendida ma delicata specie: difficoltà, aspettative e risultati di chi ha intrapreso con più di dieci anni di anticipo lo stesso percorso che il Parco dei Sibillini ha iniziato nel 2008.
Alfredo Fermanelli, Direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, modererà il dibattito a cui verrà dedicata tutta la terza ed ultima parte del seminario; in questa sede cittadini, operatori economici e turistici dei Sibillini – e in particolare quelli dell’area dei comuni di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera – avranno modo di fornire idee e suggerimenti al fine di coniugare la valorizzazione territoriale con la conservazione di questa specie a rischio di estinzione. Con particolare riferimento a questo ultimo punto, il Parco ha anche organizzato un tavolo tecnico – i cui risultati saranno illustrati durante il seminario del 12 marzo – al quale sono stati invitati guide del Parco, accompagnatori naturalistici e Guide Alpine che avranno modo, così, di fornire il proprio contributo nel campo della regolamentazione delle attività ricreative in montagna che dovessero contrastare con le esigenze di salvaguardia del camoscio. [Fonte:ufficio stampa P.N. Monti Sibillini]