Parco Gran Sasso, avvistato un esemplare di capovaccaio
Isola del Gran Sasso (Te) 29/05/09 – E’ stato avvistato nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, sul confine tra la provincia di Teramo e quella di Pescara, un esemplare di Capovaccaio (Neophron percnopterus percnopterus), comunemente noto come Avvoltoio degli egizi. Era infatti da questo popolo apprezzato e venerato a tal punto da divenire uno degli ideogrammi dell’alfabeto geroglifico e da ornare, raffigurando la dea Nekhbet, la fronte del faraone insieme al cobra. Lo splendido avvoltoio, il più piccolo delle quattro specie presenti in Europa, sub adulto dall’età presunta di circa quattro anni, da alcuni giorni si sta nutrendo della carcassa di una pecora, svolgendo così efficacemente il suo ruolo di “spazzino della natura”. Specie in via d’estinzione ed altamente protetta in base a direttive comunitarie, la popolazione di Capovaccaio è ormai ridotta in Italia a meno di dieci coppie nidificanti nelle regioni meridionali e in Sicilia. L’avvoltoio raggiunge la maturità sessuale dopo i cinque anni e si riproduce covando due uova per circa 42 giorni. Può raggiungere un’apertura alare di 165 cm. e può superare i 2 Kg di peso. L’esemplare avvistato nel territorio del Parco, non ancora in età riproduttiva, sta estivando in Italia provenendo direttamente dalle zone di svernamento africane. Si tratta del terzo avvistamento in Abruzzo negli ultimi 30 anni e le ultime notizie certe sulla sua presenza in regione risalgono al 1998, quando un esemplare fu avvistato in primavera, sulla Montagna dei Fiori. Un altro esemplare fu malauguratamente ucciso a fucilate negli anni 80 ed è conservato presso l’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Il Commissario Straordinario Arturo Diaconale, ha rilevato come «L’ambiente del Parco, grazie all’efficacia delle politiche di tutela attuate dall’Ente, si sia ancora una volta confermato un habitat di elezione, capace di attrarre specie altamente esclusive, come il Capovaccaio, la cui sopravvivenza è legata alla sussistenza di condizioni ambientali ottimali». [fonte:parco nazionale Gran Sasso]