Reintrodotti quattro soggetti di Capriolo italico all’interno del territorio protetto del Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane. “Il progetto, promosso e sostenuto dalla Regione Basilicata – spiega il presidente del Parco, Rocco Rivelli – è caratterizzato da un grande interesse conservazionistico e rientra tra gli obiettivi principali del Piano Nazionale d’Azione per la conservazione del Capriolo italico. Il nucleo dei fondatori, provenienti dalla provincia di Siena, sono stati sottoposti a specifiche indagini genetiche preventive (DNA microsatellitare) da parte degli Organi del Ministero dell’Ambiente, al fine di accertarne l’appartenenza certa alla forma “italica”, l’unica che può essere reintrodotta nell’Italia meridionale. Il ritorno di questa specie, estinta nel territorio alla fine dell’ottocento ed un suo auspicabile incremento numerico, oltre a contribuire all’ampliamento dell’areale in Italia, oggi molto ridotto e separato ecologicamente tra loro (resiste, seppur con popolazioni relitte, solo sul versante calabrese del Parco Nazionale del Pollino), riveste – conclude Rivelli – un ruolo importantissimo per il mantenimento della biodiversità e degli ecosistemi”.
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