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Parco del Circeo, cocluse indagini della Procura su attentati e corruzione

Nel Comunicato emesso dalla Procura si legge: «L’attività di indagine, condotta dal Procuratore Aggiunto dott. Carlo Lasperanza e dai sostituti dott. Antonio Sgarrella e dott.ssa Valentina Giammaria e seguita dal Procuratore della Repubblica dott. Giuseppe de Falco, iniziata nel mese di novembre 2019 a seguito dell’incendio alla centrale termica dell’Ente Parco Nazionale del Circeo e alle minacce dirette al Comandante della Stazione Carabinieri Forestali “Parco di Sabaudia”, ha allo stato permesso di individuare rilevanti irregolarità nell’ambito del controllo delle assegnazioni delle concessioni demaniali, rilasciate dal Comune di Sabaudia per lo svolgimento delle attività balneari. Per quanto in particolare emerge allo stato delle indagini, tutte le quarantacinque attività balneari presenti sul lido di Sabaudia risulterebbero aver goduto, nel tempo, di favoritismi e privilegi all’interno del Comune di Sabaudia. Le attività di indagine hanno altresì permesso di appurare come proprio alcuni dipendenti pubblici sarebbero, in concreto, i titolari di alcuni stabilimenti e chioschi oggetto di favoritismi».

In più di 7 mesi di indagini, i Carabinieri hanno ricostruito «Undici episodi di turbativa d’asta, la formazione di innumerevoli atti falsi, nonché condotte corruttive che sarebbero state poste in essere dal Sindaco di Sabaudia e da amministratori comunali, in concorso con imprenditori e funzionari comunali».

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