Parchi

OLA |Deroghe ai vincoli alla legge della Basilicata sui parchi: avevamo visto giusto

calanchi-lucaniLa Ola commenta favorevolmente la decisione da parte del Consiglio dei Ministri di impugnare  la legge regionale n.4/2010 recante: ”Modifiche ed integrazioni alla L.R. n.28 del 28 giugno 1994 individuazione, classificazione, istituzione, tutela e gestione delle aree protette in Basilicata”.La legge regionale, che modifica la L.R. n. 28 del 28 giugno 1994 recante l’individuazione, classificazione, istituzione, tutela e gestione delle aree protette in Basilicata, secondo il Ministrero dell’Ambiente ”presenta aspetti di illegittimita’ costituzionale in quanto prevede la possibilita’ di derogare ai divieti stabiliti, mediante un regolamento provvisorio fino all’approvazione del Piano del Parco. I divieti, nei parchi, di attivita’ e opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati, sono invece affermati nella legge quadro sulle aree protette (l.n.394/1991) con norme che attengono a principi generali di salvaguardia dell’ambiente. La previsione regionale si presenta quindi difforme dalla normativa statale di riferimento, che afferisce alla materia della ”tutela dell’ambiente e dell’ecosistema”, violando l’art. 117, co. 2, lett s) della Costituzione”. La Ola auspica che l’Assessorato Ambiente della Regione Basilicata, che non ha certamente brillato nella passata legislatura per l’applicazione delle misure di salvaguardia delle aree protette regionali, rinunci a perseguire la deregulation delle norme di salvaguardia del territorio protetto non solo di interesse regionale, con lo scopo di favorire interessi privati a partire dalle autorizzazioni petrolifere nel parco nazionale dell’Appennino Lucano, per finire alle Riserve Naturali Regionali (approvazione del nuovo regolamento della Riserva San Giuliano) per finire ai Parchi Regionali istituiti (ricerche petrolifere e tagli di biomassa nel parco regionale Gallipoli Cognato) ed a quelli da tempo solo annunciati del Vulture e dei Calanchi Lucani ove insistono progetti energetici e per discariche di rifiuti.

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