Ola, anche una multinazionale dell’acqua all’assalto del parco del Pollino
La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) denuncia l’assalto al Parco del Pollino delle multinazionali delle acque minerali, dopo quelle dell’energia. Questa volta il progetto riguarda la spa veneta “Acque San Benedetto” che intende realizzare uno stabilimento per l’imbottigliamento delle acque minerali nel comune di Viggianello, già oggetto di una concessione da parte della Regione Basilicata – a partire dal 2004 – relativa al permesso denominato “Mercure 1″. “Stiamo partecipando – informa il presidente e proprietario del gruppo San Benedetto, l’ex industriale degli elettrodomestici veneto Gianfranco Zoppas – all’asta per la concessione per lo sfruttamento delle acque del Pollino”. Dopo l’acquisizione da parte della Coca Cola delle fonti del Vulture si assiste in Basilicata ad un nuovo assalto, attraverso la privatizzazione dell’acqua pubblica, questa volta ad opera della società con sede a Scorzè, in provincia di Venezia, intenzionata per poche migliaia di euro a sfruttare le acque del Pollino, che verranno sottratte all’uso delle popolazioni locali per essere privatizzate. Oggetto dell’acquisto le sorgenti tributarie del fiume Mercure, a sua volta principale tributario del Lao, minacciato dai prelievi d’acqua previsti per il funzionamento della centrale Enel del Mercure. Già nel 2008 il Comune di Viggianello espletò un’asta pubblica andata poi deserta, con base d’asta pari a 1.300milioni di euro, ivi compresa la cessione della titolarità del permesso di sfruttamento delle sorgenti con portate tra i 400/500 litri al secondo.
La nostra Organizzazione ricorda come negli anni Ottanta lo sfruttamento delle copiose acque della sorgente San Giovanni furono oggetto di proteste da parte delle popolazioni della valle del Mercure, le quali si schierarono contro il loro prelevamento, successivamente in parte sfruttate dall’acquedotto pubblico. Le sorgenti San
Giovanni-Fonte del Pollino sono state riconosciute acque minerali per l’imbottigliamento e la vendita con decreto del ministero della Salute del 29 gennaio 2007.
La OLA torna a ribadire il suo deciso no alla privatizzazione delle risorse naturali del Pollino che, nel caso delle acque tributarie del Fiume Mercure, fanno gola assieme ai boschi, alle grandi lobby dell’energia ed oggi anche alle “multinazionali delle bollicine” che, con la promessa di portare sviluppo nell’area, sono intenzionate a sottrarre beni comuni e risorse fondamentali per l’agricoltura e l’allevamento della valle del Mercure alle popolazioni locali, grazie alla compiacenza degli amministratori.