Il tar del Lazio ”ha annullato il decreto Prestigiacomo che riduceva le tutele per la rete natura 2000”. Lo rendono noto in un comunicato congiunto Ente nazionale protezione animali (Enpa), Lega antivivisezione (Lav), Lega italiana protezione uccelli (Lipu) e Wwf, le associazioni che avevano presentato ricorso contro il decreto. ”Vincono le ragioni del diritto comunitario e della natura italiana. Il ministro Prestigiacomo – affermano le associazioni – non dia piu’ ascolto ai cattivi consiglieri e si impegni per la piena applicazione delle norme”. ”L’Italia ha dovuto attendere anni – affermano le associazioni – per poter disporre, con il decreto 184/2007, di un sistema di misure di tutela conservati nella Rete Natura 2000. Ebbene, con una decisione incomprensibile, nel gennaio scorso – ricordano le associazioni – il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo aveva emanato un decreto che andava a modificare quel sistema di regole, cancellandone alcune relative all’attivita’ venatoria (divieto di uso di pallini di piombo nelle zone umide, restrizioni della caccia nel mese di gennaio, posticipo dell’apertura della stagione venatoria nelle zone piu’ delicate per la migrazione degli uccelli)”. ”Ora il Tar Lazio – spiegano Enpa, Lav, Lipu e Wwf – ha accolto in pieno le nostre argomentazioni non mancando di evidenziarne le contraddizioni e persino l’eccesso di potere per sviamento di interesse pubblico”. Il Tar, sottolineano ancora le associazioni, ”ha anche confermato in modo netto alcuni principi fondamentali per la tutela della natura nel nostro Paese”. ”Il ministro Prestigiacomo – concludono le associazioni – ne tenga conto prestando piu’ attenzione alla conservazione della natura e impegnandosi perche’ l’Italia faccia applicare pienamente le norme”. (ANSA).