NO ALLA CENTRALE DEL MERCURE, APPELLO AL PRESIDENTE DEL PARCO DEL POLLINO
Italia Nostra, Gruppo Interregionale del Pollino e la OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) – Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini – in occasione della Conferenza dei Servizi convocata a Cosenza per giovedì 30 Luglio, al fine di decidere sulla riattivazione della centrale del Mercure, fanno appello al presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, affinché dica subito un chiaro e definitivo “No” ad un impiantoche mette a rischio la salute umana nei centri abitati del Parco e che attenta alla conservazione degli habitat forestali. Foreste del Parco che Enel intende sfruttare come biomassa da incenerire nella centrale (oltre 380 mila tonnellate all’anno). Boschi selvatici che la Natura e non Enel ha voluto e piantato. Una mega-centrale a biomassa (35 MW), quella dell’Enel, che insiste sul fiume Mercure per la cui salvaguardia Domenico Pappaterra ha firmato una convenzione interregionale per la massima salvaguardia degli habitat acquatici incontaminati, che consentono la sopravvivenza della lontra e di numerose specie animali e vegetali prioritarie per l’Unione Europea. Ecosistemi le cui acque Enel vorrebbe sfruttare per poi scaricarle come acque reflue industriali. Presidente Pappaterra parli di natura, parli al posto di quegli alberi secolari muti che tra Lucania e Calabria bisbigliano col fruscio dei rami al vento: “non mi tagliate con la scure di Enel!”. Parli ora delle ragioni del Parco e non degli interessi dell’Enel. [Italia Nostra Gruppo Pollino – Ola]