Nasce la rete dei parchi del Sud Italia
lI Parchi nazionali del Centro-Sud Italia in rete, per il rilancio economico, attraverso la creazione di un sistema integrato per valorizzare il territorio.Un protocollo d’intesa, in tale direzione, è stato sottoscritto a Cosenza fra Camera di Commercio, Parchi della Sila, Pollino, Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese e Abruzzo-Lazio-Molise.
“La Camera e i Parchi firmatari dell’accordo – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri – condividono l’intento di rimarcare l’importanza e la necessità d’innescare percorsi di animazione territoriale di interesse, di svolgere eventi culturali, oltre che turistici, legati alla valorizzazione di tutte le risorse di beni e di luoghi, che favoriscano una stretta collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte, per programmare, in seguito, attività formative e di sviluppo socio economico e turistico, tese ad un fattivo sviluppo di produzione e diffusione artistico – culturale – ambientale. Grazie alla collaborazione dei Parchi e alla loro conoscenza delle potenzialità delle nostre zone interne, ci proponiamo di approvare al più presto, misure specificamente dirette a sostenere le imprese e i territori che ricadono nel loro perimetro, consapevoli dell’importanza del loro contributo alla crescita dell’intero meridione.”
Tutti i partecipanti ritengono importante condurre una precisa analisi tramite strumenti micro e macro economici, capaci di prevedere l’impatto delle norme turistico – incentivanti e di valutarne i punti di forza locali, per ottenere una situazione di allocazione efficiente delle risorse, così da giungere al punto d’incontro dove migliorare il benessere (utilità) di un soggetto non porti a peggiorare il benessere degli altri soggetti. Ricercando i più validi strumenti per il perseguimento di fini superiori, quali quello del recupero e della salvaguardia del nostro patrimonio paesaggistico, ambientale, artistico, storico e culturale.
Per il Prof. Cannata, presidente del P.N. d’Abruzzo “si tratta di una cooperazione istituzionale che integra il ruolo dei Parchi e quello delle Camere di Commercio, con le loro importantissime funzioni per l’economia dei territori e una grande responsabilità nel settore dell’ospitalità e del turismo. L’obiettivo è quello di lavorare insieme per la costruzione di una proposta di sviluppo comune fondata, contemporaneamente, sulla conservazione delle risorse naturali e sulla sostenibilità delle iniziative economiche, sociali e istituzionali locali.”
Dello stesso parere anche Giuseppe Priore (Commissario P.N.Appennino Lucano), per il quale l’accordo riveste un aspetto ulteriore: “nel parco Lucano, infatti, – sostiene il commissario – si assiste alla presenza contraddittoria di un importante giacimento petrolifero che rischia spesso di spostare il baricentro dell’attenzione in senso opposto a quello che è il più comune orientamento in tema di conservazione. La partecipazione all’accordo consente di mantenere vivo lo spirito che è proprio delle aree protette e di poter riprendere più agevolmente, si spera a breve, il cammino della loro valorizzazione, anche grazie all’appoggio del mondo produttivo rappresentato dalle Camere di Commercio.”
“La mission dei parchi si unisce a quella della Camere di Commercio – afferma il Presidente del P.N. della Sila, Curcio – per dare valore ai territori attraverso un sistema in cui lo scambio di attività e di buone pratiche produca ricadute positive a favore delle popolazioni che vivono all’interno dei parchi, che nella tutela del patrimonio naturalistico e nel turismo sostenibile possono sicuramente trovare importanti occasioni di sviluppo.”
Come sottolinea il Presidente Pappaterra (P.N. Pollino), “I Parchi che hanno aderito all’accordo sono tra i più significativi e antropizzati in Italia e, in quanto tali, devono necessariamente affiancare alla loro missione di tutela e conservazione anche la necessità di far sopravvivere un sistema economico che altrimenti rischia di scomparire.
Chiederemo l’adesione all’accordo anche ai Parchi nazionali dell’Aspromonte e del Cilento e Vallo di Diano. Questo tipo di cooperazione tra istituzioni diverse rappresenta un messaggio al Paese: oggi che i temi dell’ambiente e della c.d. transizione ecologica assumono una centralità straordinaria, le aree protette italiane, e quelle del Sud in particolare, possono rappresentare un grande punto di riferimento sul quale costruire azioni di forte concretezza ma anche di grande crescita economica.”[Fonte Rete dei Parchi del Sud Italia]