Natura

LIPU,BIODIVERSITA’: IN EUROPA 200MILA UCCELLI VITTIME OGNI ANNO DELLA PESCA INDUSTRIALE

peschereccioDuecentomila uccelli marini uccisi ogni anno dalla pesca industriale nei mari europei. La denuncia è della LIPU e di BirdLife International, che hanno chiesto a Joe Borg, Commissario europeo per gli Affari marittimi e la Pesca, un impegno urgente e concreto dell’Unione Europea per prevenire la strage causata dalla pesca con palamiti, la pesca industriale effettuata con cavi lunghi anche decine di chilometri nei cui ami gli uccelli rimangono impigliati e muoiono per annegamento.  Vittime di questi sistemi di pesca sono specie di uccelli marini in via di estinzione a livello globale o la cui popolazione è per la maggior parte nidificante in Europa. In particolare, si prevede che la Berta delle baleari (Puffinus mauretanicus), che come nidificante è confinato nelle isole spagnole delle Baleari, si estinguerà entro 40 anni. Classificata come “Criticamente minacciata” di estinzione dall’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), la Berta delle baleari ha una popolazione ridotta ormai a sole 2mila coppie. Nel mondo le vittime di questi metodi di pesca sono 300mila uccelli marini, di cui 100mila albatross. Tra le specie, oltre gli albatross, restano impigliati negli ami e annegano anche i petrelli e le berte. In Italia tra le specie  più colpite troviamo la Berta maggiore e la Berta minore. Altre specie vittime della pesca industriale in Europa sono la Berta dell’Atlantico e l’Edredone di steller. “Si tratta di valori di mortalità insostenibili per molte specie – dichiara Claudio Celada, Direttore Conservazione Natura LIPU-BirdLife Italia – tenuto anche conto del fatto che molte di queste specie hanno un basso potenziale riproduttivo e sono in declino: la IUCN ha classificato come minacciate di estinzione 18 specie su 22 di albatross”. “A livello globale – aggiunge Celada – gli uccelli marini sono il principale indicatore della salute degli oceani e tuttavia stanno declinando più rapidamente rispetto ad altri gruppi di uccelli. Chiediamo che la Commissione europea si attivi al più presto per porre rimedio a questa grave situazione”. “Siamo a conoscenza da molti anni circa la morte degli albatross e di altre specie di ucceli marini nella pesca industriale con palamiti negli oceani del Sud – aggiunge Euann Dunn, Direttore del team Politiche marine della RSPB (BirdLife nel Regno Unito)  – Molti saranno sorpresi di sapere che specie più rare della tigre sono minacciate di estinzione dalla pesca effettuata nelle acque europee. “E’ un decennio – prosegue Euann Dunn – che aspettiamo dalla Commissione Europea provvedimenti per ridurre l’impatto della pesca sugli uccelli marini. Ulteriori ritardi causeranno la morte di centinaia o migliaia di uccelli. “Gli aggiustamenti tecnici nelle pratiche di pesca – conclude Dunn –  necessarie per prevenire gli inconvenienti della pesca industriale sono molto semplici, ma la volontà politica di applicarle sta mancando da troppo tempo”. [Fonte: Lipu]

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