LIPU, UN PROGETTO IN DIFESA DELLA BIODIVERSITA’
Non è solo una dichiarazioni d’intenti – ha dichiarato l’Assessore provinciale all’Ecologia Luca Marsico – Siamo in tanti a credere nel valore di questo progetto che punta alla difesa delle biodiversità nel nostro territorio, come dimostrano le forze che da tempo lavorano in piena sintonia. Al fianco dell’Amministrazione provinciale, che in questo caso fa da capofila, abbiamo infatti anche il sostegno concreto e fondamentale di Fondazione Cariplo, oltre che della Lipu e di altre realtà pubbliche e private». L’Assessore Marsico, durante la presentazione del progetto avvenuta questa mattina a Villa Recalcati, ha poi ricordato che «l’obiettivo è quello di contribuire alla salvaguardia delle biodiversità, che nella nostra provincia rappresentano un’eccellenza in riferimento ai parchi Campo dei Fiori e del Ticino. Ora, con l’impegno economico di Fondazione Cariplo e il sostegno anche di Regione Lombardia, sarà possibile verificare la possibilità di creare un importante rete di corridoi ecologici».Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. Tutte le aree naturalistiche possono costituire un elemento decisivo per la connessione e l’integrazione tra siti ad elevato contenuto di biodiversità, contribuendo a realizzare e potenziare il sistema di collegamento previsto dalla Direttiva Habitat, al fine di contrastare gli effetti della crescente urbanizzazione del territorio e della frammentazione degli ambienti naturali. Tuttavia, le aree protette, pur ricche di naturalità e di grandi dimensioni, se rimangono isolate sono inesorabilmente condannate nel tempo a perdere il patrimonio biologico che le caratterizza, in quanto al proprio interno non vi è sufficiente ricambio genetico con altre aree limitrofe. «Fondazione Cariplo – ha dichiarato Marco Frey, Consigliere delegato Fondazione Cariplo – da tempo sostiene questi tipi di progetto, tanto più che in questo caso c’è il coinvolgimento concreto di più Enti e rientra in un percorso strategico delineato proprio dalla nostra realtà». Le risorse messe a disposizione da Regione Lombardia e dalle Province agli Enti gestori delle aree naturalistiche sono sufficienti a coprire, normalmente, le spese di gestione ordinaria e una piccola parte dei progetti di tutela e salvaguardia delle aree naturalistiche. In particolare non esistono risorse economiche destinate in modo specifico all’implementazione della Rete ecologica. «Regione Lombardia ha seguito questo progetto fin dagli albori e intende continuare a farlo con grande attenzione», ha ribadito Anna Rampa, Settore valorizzazione delle aree protette e difesa biodiversità Regione Lombardia. Il disegno di Rete, indicato dalla Direttiva Habitat e con il quale si intende salvaguardare e potenziare il mantenimento della biodiversità, trova così difficoltà di compimento all’interno delle normali procedure di assegnazione di risorse ordinarie. «Stiamo parlando del corridoio ecologico per eccellenza a livello nazionale – ha spiegato Elena D’Andrea, Direttore Generale LIPU-BirdLife Italia – questo progetto ci consentirà di salvaguardare, creando un’interconnessione, un’importante rete naturale in un contesto fortemente urbanizzato com’è quello della Lombardia. La speranza è poi che anche le politiche territoriali tengano conto di questa presenza». Un primo passo nell’implementazione della Rete ecologica sul territorio della Provincia di Varese è stato fatto con il Progetto “Natura 2000 VA”, svolto da Provincia di Varese e LIPU nel biennio 2008/2009 grazie ad un finanziamento di Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando Biodiversità 2007 “Tutelare e valorizzare la biodiversità nei siti Natura 2000”. Tale progetto aveva come obiettivo principale quello di definire uno studio di fattibilità sulla connessione ecologica dei siti appartenenti a rete Natura 2000 presenti sul territorio provinciale. E’ stata prodotta una carta di connessione ecologica, composta da uno studio naturalistico preliminare, che individua i varchi primari, secondari e critici, ed un fattivo approfondimento che analizza la rete in rapporto agli strumenti urbanistici esistenti sul territorio. Quest’anno Fondazione Cariplo ha deciso di promuovere un approfondimento operativo del progetto Natura 2000 VA, finanziando il Progetto “La connessione ecologica per la biodiversità”. La Provincia di Varese avrà il ruolo di capofila e di coordinatore dei partecipanti, Associazioni, professionisti ed esperti di settore quali LIPU, Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Studio Bertolotti di Busto Arsizio, Idrogea Servizi di Varese, e Fondazione Rete Civica di Milano; il tutto con la collaborazione della Regione Lombardia – Direzioni Generali Ambiente e Agricoltura. L’obiettivo è quello di creare uno strumento progettuale specifico per la realizzazione di uno o due corridoi ecologici, che metteranno in collegamento aree naturalistiche importanti per il mantenimento della biodiversità su vasta scala, quali SIC, ZPS, Parchi. Verranno inoltre identificati e sperimentati il percorso e gli strumenti politico-amministrativi per la realizzazione del collegamento, sensibilizzando la popolazione, gli Enti locali e i gestori delle infrastrutture sul concetto di rete ecologica e sulla sua rilevanza per la tutela della biodiversità nell’ambito della pianificazione urbanistico – territoriale. A seguito di un’analisi delle necessità reali di connessione del territorio provinciale, sono stati a tal fine individuati due possibili corridoi orientati Nord-Sud che mettono in connessione il Parco del Campo dei Fiori con il Parco del Ticino, situati rispettivamente ad Est e ad Ovest del Lago di Varese. Il corridoio Ovest si estende per circa 27 km lineari includendo 15 Comuni, mentre il corridoio Est occupa una superficie lineare di circa 32 km e attraversa i territori di 17 Comuni. Gli interventi che dovranno essere previsti riguarderanno la riqualificazione ambientale sia di ambienti naturali che di ambienti agricoli, la deframmentazione del territorio in presenza di infrastrutture viarie e/o insediative (sottopassi stradali per il transito della fauna, mensole e rampe per la fauna in corrispondenza dei sottopassi dei ponti, ponti sospesi per il transito dei piccoli mammiferi, tunnel per anfibi e rettili, etc.) e il mantenimento di porzioni di territorio naturale con la funzione di varchi di connessione. Nella prima fase del progetto (settembre 2009 – settembre 2010), per il quale Fondazione Cariplo ha stanziato un budget di 200.000 €, verrà predisposto uno studio per i due corridoi ecologici Campo dei Fiori – Ticino, che analizzerà la fattibilità degli interventi individuati dal punto di vista tecnico, economico-finanziario, giuridico – amministrativo e politico – sociale. In caso di esito positivo, si procederà con la seconda fase, ovvero alla realizzazione di uno o entrambi i corridoi sul territorio. [Ufficio Stampa LIPU Provincia Varese]