Natura

Lipu, subito le linee guida sull’eolico

eolicoProposta di confronto tra ambientalisti “pro” e “anti” eolico. “Sì all’adozione di serie linee guida sull’insediamento di centrali eoliche, in modo che la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili non danneggi la natura e il paesaggio e sia anche concertata con le popolazioni locali”. Lo afferma la LIPU-BirdLife Italia commentando il protocollo sottoscritto nei giorni scorsi dagli industriali dell’Anev e dalle associazioni Greenpeace e Legambiente, che chiedono certezze sulla localizzazione degli impianti eolici e un’adeguata attenzione al paesaggio. “Le dichiarazioni di Anev, Greenpeace e Legambiente – commenta Danilo Selvaggi, responsabile Rapporti istituzionali LIPU-BirdLife Italia – rappresentano una potenziale e importante novità rispetto ad una questione che finora ha spaccato il mondo ambientalista, con un doppio e grave danno: da un lato, le imprese pro-rinnovabili del nostro Paese, che si scontrano inevitabilmente con dure opposizioni e mandano inoltre fuori mercato quelle società che vogliono operare con codici di auregolamentazione più severi. Dall’altro, lo sviluppo incontrollato e non pianificato dell’eolico ha danneggiato e continua a minacciare su vasta scala l’integrità di ecosistemi e paesaggi, guadagnandosi il poco edificante appellativo di ‘selvaggio’.  “Per questo – continua Selvaggi – l’adozione di un serio piano di linee guida, che contemporaneamente dia certezze e tutele, costituirebbe una novità di grande rilievo, specie se accompagnata dall’apertura di un confronto serio, franco e responsabile tra le parti in causa. Insomma, occorre rilanciare e rafforzare l’applicazione degli impegni anti gas serra del nostro Paese, ma anche, in modo rapido ed efficace, salvare le inestimabili bellezze e il patrimonio ambientale italiano che non possono essere sacrificati in modo così pesante e disinvolto”.“In vista del meeting di Copenhagen sui cambiamenti climatici – afferma Claudio Celada, Direttore Conservazione della Natura LIPU-BirdLife Italia – è indispensabile che l’Italia imposti e implementi politiche energetiche coerenti con la Carta di Siracusa sulla biodiversità, approvata allo scorso G8 Ambiente a Siracusa: regole severe ed efficace tutela per la biodiversità e per i preziosissimi e fragili paesaggi italiani.
“Ma rispetto a questa strada, che è l’unica sensata – conclude Celada – un contributo possono darlo anche le associazioni, incontrandosi e rompendo l’attuale empasse che non fa il bene di alcuno, se non della speculazione e della peggiore deregulation, con l’ulteriore aggravio di conseguenze sull’ambiente e sul paesaggio già ora molto preoccupanti”.[fonte:LIPU]
Parma, 24 giugno 2009

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