LEGAMBIENTE DI MONTALBANO IONICO (MT), ABORTITA LA RISERVA DEI CALANCHI
Abortisce l’istituzione della“Riserva dei Calanchi di Montalbano”. Un’altra buona occasione persa dalla Regione Basilicata. La Regione Basilicata ci è andata vicina all’approvazione del disegno di legge (DDL) d’istituzione della “Riserva regionale dei Calanchi di Montalbano” – per la quale Legambiente si batte sin dal 2004. Una lunga gestazione e un parto travagliato, conclusosi con un aborto improvviso! Dopo una fase “stagnante” di 5 anni, nello scorso 2009 la Regione Basilicata aveva finalmente accelerato l’istruttoria: in maggio il “Comitato tecnico scientifico regionale per l’ambiente” aveva espresso parere favorevole all’istituzione della Riserva; in settembre era stata presentata con pubblica audizione la perimetrazione particolareggiata, recepita in ottobre dal Comune interessato; a dicembre il Dipartimento Ambiente aveva predisposto il disegno di legge ed i relativi elaborati tecnici. Poi un’incomprensibile attesa, prima che la Giunta regionale licenziasse in estremis (venerdì 6 febbraio) il disegno di legge per la “Riserva dei Calanchi di Montalbano”. Tre giorni prima dell’ultimo Consiglio regionale, con un fine settimana in mezzo! Con molta buona volontà da parte di diversi Consiglieri regionali, il DDL già lunedì 9 superava l’esame delle commissioni consiliari I (affari istituzionali) e III (ambiente) ma si arenava in II commissione (bilancio), sembra per una posta economica non prevista in bilancio. Il giorno dopo si “celebrava” l’ultimo Consiglio regionale di questa legislatura senza che il DDL fosse portato ai voti, per mancanza dei tempi tecnici. E’ difficile spiegare il ritardo della Giunta nel proporre il DDL, dopo che il suo iter nell’ultimo anno era anche stato citato come modello. Inefficienza amministrativa, “distrazione” degli assessori, tardivi ripensamenti, improvvise “voglie” di allargare i confini dell’area protetta o altro? Fare supposizioni sarebbe facile ma probabilmente sterile. Di certo c’è solo che gli amministratori lucani di questa legislatura hanno perso l’ultima (per loro) occasione di dare un segno chiaro e tangibile – dentro e fuori la Basilicata – di una volontà di “sviluppo” diverso per quest’area: i calanchi come “risorsa” da tutelare e valorizzare e non “deserto” da perforare ed adibire a discarica. Questo Circolo continua a credere che il riconoscimento della Riserva potrebbe essere il primo passo concreto per invertire la tendenza all’abbandono ed al dissesto dell’area dei calanchi. Un paletto per l’istituzione del più ampio Parco dei calanchi, di cui tanti parlano (soprattutto vicino le elezioni) ma per il quale niente di concreto è stato fatto. Per questo Legambiente continuerà a lavorare, partendo proprio dal disegno di legge, unica eredità dell’ormai conclusa legislatura, chiedendo ai candidati consiglieri alla Regione un esplicito impegno ad istituire la Riserva ed aprire un percorso concertato con le Comunità locali e le Associazioni ambientali che porti entro il prossimo quinquennio alla nascita del “Parco dei Calanchi e degli Ulivi”, che metterà in collegamento le aree protette costiere con i parchi montani lucani. [Fonte: Legambiente di Montalbano Ionico Matera]
Montalbano Jonico, 16/02/2010
Il presidente del
Circolo Legambiente di Montalbano Jonico
Dr Arturo Caponero