LA OLA RIBATTE ALLA NOTA POLEMICA DEL SINDACO DI MARSICONUOVO
In merito a quanto dichiarato pubblicamente dal Sindaco di Marsiconuovo, Domenico Vita, in risposta alla nostra Organizzazione – sulle richieste di nuove trivellazioni nel territorio comunale (7 nuovi pozzi di petrolio, di cui 4 situati all’interno del perimetro del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese) ed in specifico sul pozzo Eni denominato Pergola 1 – la OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) torna a ribadire come i cittadini di Marsiconuovo stiano prendendo coscienza di quanto sta per accadere sul loro territorio non, certamente, grazie alla pubblicità che il sindaco dichiara di aver dato, ma bensì all’attenzione che la stampa giustamente sta dando alla questione. Un’informazione, questa, necessaria affinché i cittadini possano conoscere e decidere consapevolmente. Quella della OLA non può essere, pertanto, definita dal signor Vita una “contestazione o peggio una delegittimazione dell’azione di una pubblica amministrazione” ma è una legittima richiesta tesa a rendere trasparente un processo decisionale, riferito ad un iter che altri sindaci come quelli di Sasso di Castalda, Brienza, Tito e Satriano – per citarne alcuni – hanno intrapreso senza dover necessariamente fare ricorso a toni polemici, così come purtroppo sta facendo il sindaco di Marsiconuovo. In quanto alla richiesta di consultazione degli atti relativi al nuovo pozzo petrolifero, la OLA ricorda ai cittadini di Marsiconuovo che essi possono essere consultati non necessariamente solo presso il comune di Marsiconuovo, ma anche presso la Regione Basilicata e la Provincia di Potenza ed entro 60 giorni – cioè non oltre il 23 Agosto 2009 – poter produrre loro osservazioni al progetto. La OLA auspica, in proposito, che il sindaco di Marsiconuovo non si avvalga del “silenzio-assenso” previsto dall’art.8 comma 1 della Legge Regionale 47/97 e presenti come Amministrazione Comunale, invece, nei termini previsti dei 60 giorni, le proprie osservazioni considerando gli elementi già in possesso della stessa, considerando che l’ ubicazione del pozzo petrolifero è limitrofo alla frazione Pergola e riguarda, notoriamente, un territorio fragile dal punto di vista idro-geologico. La Ola, inoltre, in merito all’istituzione dell’Osservatorio Ambientale considera troppi i 10 anni di ritardo dall’accordo Eni-Regione, considerando che oggi è impossibile fissare il cosiddetto “punto zero” per poter determinare i raffronti tra i dati sulle matrici ambientali della Val d’Agri interessati dalle attività petrolifere. La nostra Organizzazione è in ogni caso disponibile a partecipare al Consiglio comunale aperto, preannunciando, sin da ora, che presenterà proprie osservazioni all’istanza Eni per la realizzazione del Pozzo Pergola 1 entro i termini fissati dall’iter attivato dall’Ente Nazionale Idrocarburi, sempre che prima non entri in vigore la Legge che riporta con effetto retroattivo tutte le competenze in merito all’Unmig di Napoli, chiudendo definitivamente con queste “inutili e strumentali perdite di tempo”, sollevate da qualche suo concittadino che viene considerato “isolato umanamente e politicamente”.