E’ entrata in vigore di recente la Direttiva 2009/147/CE del 30 novembre 2009 sulla a conservazione delle specie di uccelli selvatici che tutela gli uccelli allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri. Le misure da prendere – scritto nella nuova Direttica Uccelli – devono riguardare i diversi fattori che possono influire sull’entità della popolazione aviaria, e cioè le ripercussioni delle attività umane, in particolare la distruzione e l’inquinamento degli habitat, la cattura e l’uccisione da parte dell’uomo e il commercio che ne consegue; nel quadro di una politica di conservazione bisogna adeguare la severità di tali misure alla situazione delle diverse specie. A causa del livello di popolazione, della distribuzione geografica e del tasso di riproduzione in tutta la Comunità, talune specie possono formare oggetto di atti di caccia, ciò che costituisce un modo ammissibile di sfruttamento, sempreché vengano stabiliti ed osservati determinati limiti; tali atti di caccia devono essere compatibili con il mantenimento della popolazione di tali specie a un livello soddisfacente. La nuova direttiva prevede purtroppo la caccia in deroga che deve però essere oggetto di valutazione da parte della Commissione o da parte delle autorità nazionali. Questo punto controverso non mancherà di suscitare divisioni e causare problemi di conservazione agli habitat protetti aprendo un varco ad una caccia indiscriminata nei confronti di sèpecie protette.