La Centrale del Mercure è pericolosa per la salute ed è contraria agli interessi e ai diritti delle popolazioni della Valle del Mercure. Deve pertanto essere smantellata e il sito, dove attualmente sorge, essere recuperato alla sua vocazione naturalistica, all’interno del Parco del Pollino. Lo hanno detto, bocciando clamorosamente il predatorio progetto dell’ENEL, 28 Amministratori della Comunità del Parco, di destra (il sindaco di Castrovillari tra questi) e di sinistra, ivi compreso l’Assessore provinciale alle Attività Produttive della Provincia di Potenza. Contemporaneamente è giunta la notizia del ritiro da parte della Regione Calabria del parere favorevole alla Valutazione di Incidenza e il conseguente annullamento della procedura AIA. Atti che vanno ad aggiungersi al ritiro del parere favorevole dell’Ente Parco. Insomma, dell’intero iter autorizzativo restano solo irrecuperabili macerie. Una nota dissonante, in questa unanimità di giudizi negativi, l’ostinato, incomprensibile, inescusabile silenzio della Provincia di Cosenza. Perché tace il Presidente Oliverio? Perché non parla più l’Assessore all’Ambiente, Aiello, pure presente alla grande manifestazione del 5 settembre contro la Centrale del Mercure? Di che altro necessita il Responsabile del Procedimento della Conferenza dei Servizi della Provincia per ritirare a sua volta il parere favorevole e dare il definitivo parere negativo della Conferenza stessa? E’ sufficiente il timore di azioni legali da parte dell’ENEL a giustificare questa strana “paralisi”? Tutte domande le cui risposte, ci auguriamo, non ne debbano suggerire di ulteriori e di diversa natura. [Fonte: Forum Associazioni]