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ITALIA NOSTRA – OLA: CENTRALE DEL MERCURE, POLLINO OSTAGGIO DELLE MULTINAZIONALI DELL’ENERGIA. PAPPATERRA SI DIMETTA

biomasse-da-sfruttare-nelle-centraliIl parere positivo della conferenza dei servizi tenutasi il giorno 30 luglio 2009 a Cosenza, consegna il parco nazionale del Pollino nelle mani delle multinazionali dell’energia. E’ quanto ribadiscono la Ola, Organizzazione Lucana Ambientalista, coordinamento apartititico di associazioni e comitati dei cittadini ed Italia Nostra Gruppo Interregionale Parco Nazionale del Pollino che stigmatizzano assieme ad altri pareri positivi del comune di Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno, Castelluccio Inferiore, ASL di Castrovillari, Arpacal, il parere positivo rilasciato dal parco nazionale del Pollino, nonostante l’appello fatto appena 24 ore prima al presidente Domenico Pappaterra di esprimere un parere negativo ad un impianto che avrà inevitabilmente ripercussioni sulla salute dei residenti e sugli ecosistemi forestali ed acquatici prioritari del parco nazionale.
La Ola e Italia Nostra chiedono pertanto le dimissioni del presidente del parco Nazionale Domenico Pappaterra il quale non solo non avrebbe ritenuto coinvolgere il Consiglio Direttivo sulla delicata questione, ma non avrebbe fatto nulla per comprendere i veri impatti diretti ed indiretti sul parco derivanti dalla centrale. E’ infatti falso quanto affermato nel corso della conferenza di servizio dall’esponente del parco che “le proposte Enel sono migliorative rispetto al precedente progetto”. Infatti il progetto resta quello originario. Per il funzionamento della centrale ENEl del Mercure da 35 MW saranno infatti necessarie oltre 380 mila tonnellate all’anno di “biomasse vergini”. Una quantità enorme di legname che società “satelliti” di ENEL intendono reperire dai boschi del parco del Pollino, così come testimoniano le proposte di convenzioni per la gestione del patrimonio forestale fatte da diverse società private ai Comuni del parco che espropriano così la gestione forestale del parco. Le decisioni assunte ieri nella conferenza dei servizi sono inoltre fortemente viziate dal momento che non sono state sentite le popolazioni ed alcune amministrazioni comunali lucane che subiranno gli effetti negativi sull’ambiente e la salute dei residenti, compromettendo anche l’immagine del parco costretto a subire, così come il parco della Val d’Agri, il ricatto degli interessi delle multinazionali dell’energia e chissà domani anche di quelli petroliferi. La Ola ed Italia Nostra coinvolgeranno sulla vicenda il Parlamento e gli organi dell’Unione Europea fortemente preoccupata degli sviluppi dell’uso delle biomasse vegetali che, come il caso di diversi Paesi dell’Est, dimostra come questo sfruttamento non contribuisca significativamente alla diminuzione dei gas serra in atmosfera ma aggravano invece la situazione ambientale attraverso un massiccio sfruttamento non sostenibile delle risorse forestali.[fonte: Ola- Italia Nostra]

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