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Italia Nostra: foreste del Pollino in pericolo

serra-del-preteItalia Nostra, gruppo Interregionale del Parco Nazionale del Pollino,  esprime la propria preoccupazione per il futuro delle foreste del Pollino. In questi giorni, infatti, l’Ente Parco avrebbe  autorizzato il transito su una vecchia pista forestale da tempo in disuso, a ruspe e mezzi meccanici per rimuovere su versanti a forte pendenza i  tronchi di alberi abbattuti lo scorso inverno da una slavina in località Serra del Prete. Quest’area si trova nel cuore del parco nazionale. Per Italia Nostra l’evento eccezionale della slavina, raro sull’Appennino Meridionale, avrebbe potuto rappresentare una occasione unica per studiare la ri-colonizzazione degli alberi della foresta ed il legno morto elemento utile alla biodiversità vegetale ed animale, assecondando così i processi naturali, piuttosto che le logiche commerciali che  considerano erroneamente gli alberi morti un elemento di degrado del bosco.

Ma ciò che preoccupa Italia Nostra è che l’accesso sulla vecchia pista forestale possa essere un pretesto ad effettuare estesi tagli forestali. E’ noto, infatti, che la Regione Basilicata, grazie anche ad un discutibile parere favorevole per la valutazione di incidenza rilasciato dell’Ente Parco, ha autorizzato il Piano di Assestamento Forestale richiesto dalla famiglia Palombaro, proprietaria del bosco, che chiede da tempo di essere indennizzata per il mancato taglio del bosco.

Italia Nostra fa appello al presidente del parco nazionale,  Domenico Pappaterra ed all’intero Consiglio Direttivo, ivi compresi i
rappresentanti delle associazioni ambientaliste, e chiede di conoscere quale siano le intenzioni e le iniziative messe in atto per scongiurare tagli forestali in località Serra del Prete ma anche in altri boschi di proprietà privata situati nel territorio dell’area protetta, come quello della famiglia Bonafine, anch’essa con Piano di Assestamento Forestale autorizzato dalla Regione Basilicata e dall’Ente Parco del Pollino. A tal fine – ricorda Italia Nostra – il parco ha la possibilità di utilizzare gli strumenti consentiti dalla legge 394/91, quali l’indennizzo, l’acquisto, il contratto d’affitto,etc. Una richiesta questa che in altri tempi sarebbe stata considerata addirittura superflua ma oggi si rende invece necessaria per non consentire di trasformare l’anno internazionale delle Foreste, voluto dalle Nazioni Unite, in  evento nefasto ed inizio della fine delle splendide foreste del parco nazionale del Pollino che appartengono a tutti. [Italia Nostra – Gruppo Interregionale Parco Nazionale del Pollino]

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