Non c’è veramente pace per il parco nazionale dell’Asinara. Dopo la scadenza naturale degli Organi gestionali di un anno e mezzo fa, continua il commissariamento dell’Ente Parco…ora addirittura senza alcun commissario straordinario. E’ infatti scaduto da settimane il mandato dell’avvocato Giancarlo Cugiolu e continua l’assenza degli organi direzionali del parco. Un anno fra commissari con la valigia e candidature labili come carta velina. Il parco nazionale è, in pratica, in autogestione, solidale fino in fondo con l’isola dei cassintegrati. Nel giro di questi ultimi due anni è successo un po’ di tutto: dalle polemiche sollevate a fine 2008 dall’allora Presidente della Regione Renato Soru e dall’allora Assessore regionale della difesa dell’ambiente Cicito Morittu verso una dirigenza del parco che insieme al Consiglio direttivo – fra mille difficoltà – ne stava lentamente migliorando le condizioni alla notizia di una possibile riapertura di una sezione penitenziaria di massima sicurezza, dal conferimento della titolarità dell’isola all’Agenzia della Conservatoria delle coste (in realtà foriero di ben poche novità concrete) all’ennesima boutade di qualche tempo fa del Ministro dell’interno Roberto Maroni sulla riapertura del carcere. Basta!
Nel mentre si attende ancora la piena operatività di strumenti fondamentali per la gestione dell’Isola, come il piano del parco e, soprattutto, un gesto di responsabilità da parte di Ministero dell’ambiente e Regione autonoma della Sardegna per la nomina del Presidente, del Consiglio direttivo e del Direttore dell’Ente Parco. Sarebbe il minimo necessario per salvaguardare e valorizzare accortamente una delle più belle isole del Mediterraneo. [Gruppo diIntervento Giuridico Onlus]