Geoparchi, patrimonio dell’umanità: i nuovi siti italiani
120 geoparchi presenti in 33 Paesi del mondo diventano patrimonio dell’umanità. Lo ha stabilito la 38/ma sessione plenaria della Conferenza Generale dell’Unesco, riunitasi a Parigi. L’Unesco ha riconosciuto la rete internazionale dei geoparchi quale programma ufficiale dell’agenzia Onu individuando la nuova categoria degli “Unesco Global Geoparks”.
“Con orgoglio possiamo comunicare che tutti i dieci geoparchi Italiani sono da oggi siti Unesco e dunque riconosciuti Progetto Prioritario Unesco”, sottolinea Aniello Aloia, coordinatore del comitato nazionale che raggruppa i geoparchi Italiani, secondo cui questo risultato “rappresenta un fondamentale impulso alla corretta gestione, conservazione e valorizzazione della geodiversità nel nostro Paese”.
I nuovi siti Unesco italiani sono il parco naturale regionale delle Madonie e Rocca di Cerere in Sicilia, il parco naturale regionale del Beigua in Liguria, il parco geominerario storico e ambientale della Sardegna, il parco naturale Adamello Brenta in Trentino, il parco nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni in Campania, il parco nazionale tecnologico e archeologico delle Colline Metallifere Grossetane e il parco naturale regionale delle Alpi Apuane in Toscana, il Sesia Val Grande in Piemonte, il parco nazionale del Pollino in Basilicata e Calabria.
“Con questa determinazione l’Unesco ha dichiarato implicitamente patrimonio dell’Umanità anche la Geologia. E’ evidente che si tratti di un grande passaggio culturale che aggiunge la diversità geologica al patrimonio inalienabile dei popoli – ha affermato Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi – L’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di geoparchi, ulteriore segno tangibile della sua straordinaria bellezza. Il risultato ottenuto a Parigi conferma che siamo dinanzi ad una proposta di modello di sviluppo completamente nuova, che travalica gli aspetti squisitamente culturali, per comprendere anche il profilo prettamente economico. La valorizzazione del patrimonio geologico fa crescere il Paese, garantisce benessere e muove l’economia”.[Fonte: Ansa]