Fermare scempi e tagli forestali nel parco del Pollino

Secondo la Ola, Organizzazione Lucana Ambientalista, è paradossale che il parco nazionale consenta, per rimuovere tronchi abbattuti da una slavina invernale, l’apertura di piste forestali in zone a massima protezione nel parco nazionale del Pollino. Per avere chiarimenti in proposito, la Ola ha scritto agli organi del parco ed ai responsabili Coordinamento Territoriale Ambiente del Corpo Forestale dello Stato, con la contestuale richiesta di sospensione dei lavori che avvengono in località Serra del Prete. Località questa tra le più integre e suggestive dell’area protetta, soggetta a massima tutela solo sulla carta. La Ola teme però che tale operazione sia il pretesto per consentire l’accesso a piste di esbosco purtroppo autorizzate dalla Regione Basilicata . Infatti, con Decreti del Presidente della Giunta Regionale della Basilicata n.ri 172,173 e 175 del 22 giugno 2010, pubblicati sul BUR Basilicata n. 27 del 16 luglio 2010, sono stati resi esecutivi i Piani di Assestamento Forestali approvati dalla Regione Basilicata per le proprietà Palombaro (Viggianello – DGR Basilicata n.1014 del 21/6/2010), Bonafine (Viggianello – DGR Basilicata n. 1015 del 21/6/2010) e Comune di Rotonda (DGR Basilicata n.1017 del 21/6/2010). I boschi comprendono ampie estensioni forestali all?interno del P.N. del Pollino (Zona 1 e SIC – ZPS del parco). I Piani Forestali autorizzati hanno validità compresa tra il 2009/2018 (Bonafine e Palombaro) e tra il 2008 e il 2017 (Comune di Rotonda).
L’Ente Parco del Pollino aveva espresso purtroppo in modo inopportuno parere favorevole alla Valutazione di Incidenza regionale. Tali decisioni, ove si procedesse ai tagli forestali, costituirebbero una minaccia all’integrità di un fondamentale patrimonio forestale alla base degli habitat naturali del parco nazionale del Pollino. Un cattivo esempio questo di gestione forestale e naturalistica del parco, nonostante da più parti si chieda da tempo l’acquisizione pubblica dei patrimoni forestali e/o l’applicazione dell?indennizzo per i mancati tagli forestali tra l’altro previsti dalle normative vigenti. La Ola in merito ha già interessato il Servizio Protezione della Natura del Ministero dell’Ambiente e gli Organi della Commissione Europea, segnalando l?eventualità di manomissioni ad habitat prioritari e specie tutelati in base a Direttive dell’Unione Europea.