L’animale, ritrovato il 24 ottobre nel territorio di San Costantino Albanese, era un maschio di circa 3-4 anni e al momento del ritrovamento era ferito e incapace di muoversi. Sul posto erano intervenuti gli agenti del Comando Stazione Forestale di Noepoli dipendente dal Cta di Rotonda e i veterinari del Parco Nazionale del Pollino, che hanno prestato i primi soccorsi all’animale e attivato la rete Wolfnet (impegnata nella riduzione dei fattori di rischio per il lupo e nella protezione e gestione della specie nel contesto appenninico). Al loro arrivo il lupo, vittima di un aggressione, versava già in condizioni critiche, anche a seguito di complicazioni dovute alle gravi lesioni che aveva riportato e che avevano determinato la frattura di alcune vertebre. Il lupo era stato trasportato alla clinica veterinaria della Asl Napoli 1 e affidato all’equipe del Centro recupero animali selvatici del Frullone dove, nonostante tutte le cure prestate, non è riuscito a sopravvivere a causa del quadro clinico fortemente compromesso dai traumi subiti.
L’animale è deceduto in seguito ad un arresto circolatorio e i risultati degli esami istologi, completeranno il verbale della diagnosi di morte. L’esemplare che non presentava alcun carattere fenotipico di ibridazione, con ogni probabilità apparteneva alle popolazioni ancora presenti nell’Appennino meridionale.
Sono in corso le indagini per capire la dinamica dell’episodio ed eventuali responsabilità.