Continuano i tagli scellerati nel parco del Cilento Vallo di Diano
Una nota dell’associazione ambientalista “I Lupi dell’Appennino”. – Il 2011 è stato l’anno mondiale dedicato alle foreste. – 2012 la risposta nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni è immediata. Le numerose richieste di tagli da parte dei comuni ricadenti nella vasta area protetta non si contano più. Maglia nera ancora una volta il comune di Piaggine (Salerno) che ha deliberato il taglio in 5 aree all’interno
del proprio territorio comunale. Le motoseghe verranno attivate nella part. 49 base d’asta €14.900,00; Part. 51 base d’asta €37.250,00; Part. 55 base d’asta €46.250,00; Part. 57 base d’asta €46.250,00; Part. 58 base d’asta €14.600,00. I grossi alberi sono già pronti per essere tagliati. Tali richieste sono, inutile dirlo, già state autorizzate dall’Ente Nazionale Parco e dalla commissione V.I.A. Regionale (valutazione d’incidenza).
I boschi ancora una volta vengono visti come materiale legnoso da sfruttare, tagliare, segare, tanto poi le piante ricrescono! E per di più in un Parco Nazionale che grazie ai fondi P.I.R.A.P. riceve ogni anno milioni di euro per la salvaguardi di questo territorio protetto! Il grido d’allarme lanciato dalla nostra associazione ( I Lupi dell’appennino) e dal mondo scientifico contro l’abbattimento di questi enormi polmoni verdi che sono di vitale importanza per tutto il mondo animale e che viene sistematicamente sottovalutato o peggio ancora ignorato da chi amministra queste piccole comunità di montagna che vedono nell’immediato insignificanti fonti di guadagno e non valutano la possibilità che questi grandi patriarchi possano generare ricchezza per il solo fatto che vengano lasciati in vita.
Quest’ennesimo sfregio sta passando sotto silenzio in questa afosa estate sotto una canicola che anno dopo anno rende sempre più torride le temperature estive. I 5 bandi di taglio presentati dal comune di Piaggine alla prima asta del 02/07/2012 sono andate deserte, il bando verrà ripresentato il 19 Luglio 2012 con un ribasso del 10% fra l’indifferenza generale.
Questi grandi polmoni verdi, refrigeranti e depuratori naturali a costo zero verranno così abbattuti con tutte le autorizzazioni del caso, prima tra tutte quelle dell’Ente Parco Nazionale del Cilento (ma questo ente non dovrebbe tutelare le foreste all’interno dei propri confini?). In quest’estate 2012 dove il buon senso indicherebbe nell’interesse dell’intera collettività di preservare non di abbattere questo patrimonio boschivo, mentre la colonnina del termometro sfiora i 40°C. In quest’estate la calura asfissiante sembra abbia innanzitutto offuscato le menti. Purtroppo queste scelte scellerate le pagheremo tutti, e i danni provocati saranno di gran lunga superiori ai pochi spiccioli che entreranno nelle casse di questi piccoli comuni di montagna. [Per l’Associazione i Lupi dell’Appennino -Achille Cristiani]