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CENTRALE DEL MERCURE, PRESIDENTE PARCO DEL POLLINO CHIEDE TAVOLO ISTITUZIONALE AI PREFETTI

centrale_parco-247x300131111Il Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra ha scritto – come preannunciato – ai Prefetti di Cosenza e di Potenza per chiedere loro “di attivare con l’urgenza del caso un incontro tra i rappresentanti istituzionali dei maggiori enti coinvolti nel procedimento” riguardante la Centrale Enel del Mercure “(Ministero dell’Ambiente – Regioni Calabria e Basilicata – Province di Cosenza e di Potenza – Comuni di Laino Borgo, Rotonda, Viggianello, Laino Castello, Mormanno e Castelluccio Inferiore – Arpacal – ASP di Cosenza – Parco del Pollino) al fine di addivenire ad una soluzione che realizzi una corresponsabilità politico-istituzionale ai massimi livelli di rappresentanza”.

“A nostro parere – scrive Pappaterra – solo un Tavolo Istituzionale autorevole, al quale dovrebbe essere invitato anche il Ministero del Welfare per le preoccupazioni in ordine alla tutela della salute dei cittadini che questo Ente fa proprie e condivide, potrà individuare la strada migliore per evitare che le popolazioni contrarie alla riapertura dell’impianto riprendano forme di lotta che ad oggi si sono indirizzate esclusivamente nei confronti del Parco del Pollino, ma che nell’immediato futuro potrebbero estendersi anche alle altre Istituzioni coinvolte”. “Ci auguriamo – prosegue Pappaterra – che prevalgano le ragioni della responsabilità a cui sono tenuti tutti i soggetti coinvolti. L’unica cosa che non possiamo accettare per il futuro è che il Parco venga lasciato da solo, così come è accaduto in questi dieci giorni da tutte le altre Istituzioni. Il nostro parere è uguale a quello di tutti gli altri Enti, per cui ciascuno è chiamato ad assumersi le proprie responsabilità”.

Come si ricorderà, il Consiglio direttivo dell’Ente Parco, martedì 11 luglio, al termine di una lunga giornata di discussione e di interlocuzione con ambientalisti e amministratori, ha deciso di sospendere per quarantacinque giorni il parere favorevole reso in sede di Conferenza dei Servizi il 30 luglio scorso riguardo la riconversione a biomasse della centrale termoelettrica di Laino Borgo.

“Quarantacinque giorni – scrive ora Pappaterra ai Prefetti di Cosenza e Potenza – rappresentano a nostro giudizio una sorta di moratoria che deve consentirci di uscire dalla situazione in cui ci troviamo e un tempo assolutamente ragionevole per svolgere con serenità e responsabilità le valutazioni che il caso richiede e merita”.

Il rappresentante dell’Ente Parco ha segnalato ai Prefetti “che in seguito alla chiusura delle Conferenza dei Servizi” riguardante la Centrale del Mercure, “convocata dalla Provincia di Cosenza – Ente competente al rilascio dell’autorizzazione finale all’Enel – conclusasi con i pareri favorevoli resi dalla quasi totalità dei soggetti competenti ad esprimerli, nella Valle del Mercure si è accesa una forte mobilitazione di Sindaci, Associazioni e movimenti contrari all’attivazione dell’impianto, sfociata in due distinte manifestazioni di protesta svoltesi presso la sede dell’Ente Parco del Pollino di Rotonda (PZ)”.

“Il Consiglio Direttivo dell’Ente – ha fatto poi presente Pappaterra – martedì 11 luglio, dopo aver deliberato sui punti iscritti all’ordine del giorno riguardanti l’attività dell’Ente, ha avviato un confronto con una nutrita delegazione dei manifestanti la quale ha rappresentato al Consiglio Direttivo le motivazioni sia di ordine generale (incompatibilità di una Centrale in un’Area Protetta, i potenziali  rischi per la salute dei cittadini, l’acquisizione delle biomasse da parte dell’Enel, la notevole movimentazione di mezzi pesanti lungo le strade locali, etc.), sia di ordine tecnico relativamente alla legittimità dei pareri resi dai vari soggetti competenti a far data dal 2002”. “L’iter autorizzativo della riattivazione in esercizio della Centrale del Mercure – ricorda Pappaterra nella lettera ai Prefetti – si era concluso in data 02/09/2002 con l’autorizzazione rilasciata dalla competente Amministrazione Provinciale di Cosenza; solo successivamente e preliminarmente all’entrata in esercizio il Ministero dell’Ambiente comunicava alla Provincia di Cosenza la necessità di modificare l’autorizzazione già rilasciata per adeguarla alla Direttiva Comunitaria 2006/12/CE. Sulla base di questa richiesta la Provincia di Cosenza indiceva nuova  Conferenza dei Servizi conclusasi il 30/07/2009 per acquisire nuovamente tutti i pareri”. Riguardo alle motivazioni rappresentate dai Sindaci e dalle Associazioni in ordine alla legittimità degli atti prodotti dai soggetti coinvolti, Pappaterra riferisce che “con riferimento all’Ente Parco è stato contestato, in via principale, che i pareri favorevoli rilasciati il 2002 e il 2009 sono stati resi in violazione dell’art. 7 delle Misure provvisorie di Salvaguardia allegate al DPR 15/11/1993 istitutivo dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, per una presunta interpretazione errata dello stesso. Il Consiglio Direttivo dopo un estenuante confronto avviato alle 16,30 che si è protratto fino alle 23,00 circa, ha ritenuto sia per un approfondimento istruttorio da effettuare con il supporto dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Potenza sia per ragioni di ordine sociale di adottare l’atto deliberativo che di fatto sospende per quarantacinque giorni gli effetti del provvedimento n.7055 del 28/07/2009”. In conclusione, “tale decisione assunta all’unanimità dal Consiglio Direttivo – è scritto nella lettera –  si ritiene sia stata utile sia per evitare che la protesta potesse assumere forme di lotta più accentuate ed incontrollabili, ma anche per consentire ai principali soggetti autorizzatori di poter svolgere un approfondimento di merito prima che sia dato corso a decisioni definitive”. [Fonte: parco nazionale del Pollino]

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