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CENTRALE DEL MERCURE, LA OLA RESTITUISCE AL MITTENTE LE ACCUSE DI ALLARMISMO

mercure-300x2251La Ola, Organizzazione Lucana Ambientalista, coordinamento apartitico di associazioni e comitati dei cittadini, restituisce al mittente, cioè ENEL, le accuse mosse alla nostra organizzazione di “allarmismo”. La Ola, nel ribadire l’assenza di strumentalizzazioni politiche relativamente alla propria posizione contraria alla messa in esercizio della centrale Enel del Mercure, evidenzia nuovamente come siano state richieste captazioni idriche delle acque dei fiumi Argentino e Mercure – Lao per la realizzazione di centrali idroelettriche da parte di società private per un totale di 600 litri al secondo. Nel comunicato contestato si faceva quindi riferimento a queste “altre società” e non certamente ad ENEL In merito alle portate di acqua necessarie alla centrale del Mercure, la Ola, non avendo letto nella documentazione prodotta dall’ENEL quelli relativi al fabbisogno delle portate idriche per scopi di raffreddamento o altri scopi, chiede di conoscere le effettive portate necessarie all’impianto del Mercure, quelle che Enel intende prelevare dal fiume Mercure-Lao e/o prelevare invece da altre sorgenti presenti nei comuni di Viggianello o altri comuni, in considerazione del fatto che a questo fabbisogno potrebbero aggiungersi anche quelli di altre due centrali idroelettriche in progetto. La Ola paventa il rischio che il bacino idrico possa essere messo a rischio non solo da eccessive captazioni idriche ma anche dal progressivo degrado delle sue acque. In proposito si chiede di conoscere la “formula di scarico” delle acque dopo il loro utilizzo presso la centrale, considerando che il Fiume Mercure-Lao costituisce una ZPS (Zona di Protezione Speciale) ed un’area di valenza ambientale del parco nazionale del Pollino in cui sono presenti delicati ecosistemi acquatici prioritari per l’Unione Europea in cui si riproducono specie rare quali la Lontra, rettili ed anfibi minacciati di estinzione. Nei vari procedimenti amministrativi di autorizzazione alla centrale, questi elementi di fondamentale importanza, a giudizio della Ola, non sono stati tenuti in debito conto, così come gli aspetti economici, agricoli e turistici connessi alla salvaguardia degli equilibri degli habitat del bacino idrico del Mercure-Lao considerato invece dall’industria energetica privata “acqua da emungere e sfruttare”.

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