Calabria, il “Cammino Basiliano” in ottantuno tappe
È un itinerario di storia, arte e religione che si compie fra i monti del Pollino, della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte, attraverso cui le due regioni, Calabria e Basilicata, svelano la straordinaria sintesi delle loro poliedriche identità.
Da Lauria a Reggio Calabria: un percorso di 81 tappe che si snoda in oltre mille e cinquecento chilometri di sentieri in Basilicata e Calabria, ricostruito seguendo le tracce dei monaci italo-greci – ispirati dalla vita di San Basilio – e dei più remoti richiami indigeni, greci e romani, senza sottrarsi alle maestose impronte normanne nel cuore del Mediterraneo.
Un racconto in cui si risolve il vetusto contrasto tra cultura e natura – si legge sul sito dedicarto al Cammino Basiliano – tra grandiose civiltà millenarie e una terra vergine e selvaggia che nutre lo spirito.
Dall’Alto lonio cosentino fino allo Stretto di Messina si rimane ancorati all’anima pura e incontaminata di una fra le regioni più verdi d’Europa, catturati da luoghi di culto, castelli, opere d’arte e centri storici, testimonianza del fecondo avvicendarsi di molteplici popoli e culture. Così, in questa terra che diede il nome alla penisola italiana, è nato il Cammino d’Oriente in Occidente: monasteri, chiese e fortezze in stile orientale – al punto che sembrerà di essere sul Monte Athos, in Armenia, in Siria o in Turchia – e castelli, chiese e monasteri latini che rimandano alla Germania, alla Francia, al Belgio, alla Spagna e all’Inghilterra.
Da un paesaggio prettamente Mediterraneo o quasi desertico simile a quello del Nord Africa, in pochissimi chilometri vi troverete immersi nelle montagne e negli altipiani boscosi che vi faranno sentire al centro dell’Europa, in Svizzera e nella Foresta Nera tedesca, udendo i suoni di una lingua, quella calabrese, che nei millenni ha assimilato parole dal greco, latino, francese, arabo, germanico, turco, albanese e spagnolo. Sono luoghi che testimoniano il passaggio di monaci e santi orientali e occidentali, di eroi greci e latini e di paladini medievali, in un viaggio spirituale alla scoperta delle radici antiche dell’Europa nel Mediterraneo [tratto dal sito del Cammino].