Un bambino in mimetica seduto accanto ad un fucile che attende, munito di un richiamo per uccelli, la sua preda. Questa l’immagine scelta per il nuovo tesseramento 2009 di Federcaccia, che ha suscitato l’immediata reazione di politici ed associazioni animaliste, tutti uniti nel chiedere l’ immediato ritiro della campagna pubblicitaria. ”La nuova campagna di Federcaccia spara sulla serenita’ dei bambini e la loro capacita’ di vivere in armonia con la natura”, ha commentato il Wwf. Dello stesso parere sono stati anche la componente della Commissione bicamerale per l’infanzia, Giuliana Carlino e capogruppo del Pd nella commissione Ambiente del Senato, Roberto Della Seta, che hanno equiparato la scelta dell’immagine di Federcaccia alla tragedia dei bambini soldato. Immediata e’ stata anche la reazione del Presidente dell’ osservatorio sui diritti dei minori, Antonio Marziale, che ha commentato: ”L’accostamento di un bimbo ad un’arma e’ un eccesso che doveva essere risparmiato, anche perche’ il permesso per poterla utilizzare lo si puo’ eventualmente ottenere solo al raggiungimento dei 18 anni. Dunque – ha evidenziato Marziale – se un prodotto e’ vietato ai minori gli stessi non possono essere utilizzati come testimonial”. L’utilizzo di un’immagine del genere rappresenta, secondo l’ Associazione nazionale protezione animali (Enpa), ”le difficolta’ in cui da anni si dibatte il mondo venatorio in crisi: trucidare animali e’ un ”passatempo” che ormai suscita ben poco interesse e coinvolge soltanto gli epigoni di un’attivita’ simile piu’ alla barbarie che a uno sport”. L’Enpa poi, allegando l’immagine tanto discussa nel proprio comunicato stampa, continua: ”Gli interessi di una piccola lobby non devono assolutamente giustificare l’incivile strumentalizzazione di un minore, quale il bambino ritratto nell’immagine. Armare i minorenni, e’ forse questa l’idea di civilta’ di cui intendono farsi promotrici le doppiette?”. (ANSA).