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ASSOCIAZIONI CALABRESI: NON TAGLIATE LE QUERCE SECOLARI A COTRONEI

sila_crotonei1Come si può fare mercato* con il patrimonio forestale che è di tutti? Sacrificate dal Comune di Cotronei per fare cassa, nei prossimi giorni  saranno tagliate 500 querce di alto fusto  oltre che i lecci ed altre specie di querce in ulteriori 50 ettari di bosco,  in località Serra di Paola (Cotronei). Come associazioni ci siamo battute strenuamente per salvarle. A sostenere la nostra battaglia è intervenuto anche il presidente nazionale di ItaliaNostra Giovanni Losavio.Il taglio degli alberi anche secolari, autorizzato dalla Regione Calabria,  (che non ha chiesto la valutazione d’incidenza, come sarebbe stato necessario) farà guadagnare al Comune una somma di poco più di 200.000 euro, ma regalerà al territorio di Cotronei un rischio severo di frane e smottamenti,  dovuti alla mancanza di vegetazione nei soprassuoli. Nello stesso territorio comunale, in località Serra di Cocciolo, sono stati già tagliati numerosi alberi di querce e di lecci, il cui ricavato è stato incamerato dal Comune di Mesoraca, che ne aveva la proprietà.         
Questi tagli confermano, ancora una volta, che le nostre preoccupazioni sono fondate:costruendo una centrale a biomasse di 10 MW a Cotronei la destinazione finale degli alberi rimasti in vita nel territorio sarebbe sicura, definitiva. Come si può fare mercato* con il patrimonio forestale che è di tutti? Crotone, 18 Agosto 2009
Teresa Liguori-ItaliaNostra Crotone ;Domenico Ruperto –   ItaliaNostra Gruppo della Sila;Giuseppe Paolillo- WWF Calabria; Paolo Asteriti- WWF Crotone;Filippo Sestito – Arci provnciale Crotone; Angela Rizzi – Explora
Giuseppe Trocino     Movimento TerraAria AcquaLibertà

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