Associazione 394 denuncia uso indiscriminato diserbo chimico lungo le strade
L’Associazione nazionale del personale delle aree protette “394″ denuncia l’uso indiscriminato del diserbo chimico nella manutenzione stradale, che da alcuni anni si sta sempre più diffondendo in sostituzione del classico sfalcio. Viaggiando in auto in questo periodo gli effetti del diserbo appaiono tristemente evidenti: le strade sono spesso contornate da ampie fasce di terreno sterile e riarso, che hanno soppiantato la tipica vegetazione primaverile verde brillante e variopinta di fioriture. Ma – anche secondo un dossier diffuso dal prof. Taffetani dell’Università Politecnica delle Marche scaricabile dal sito www.associazione394.it, sezione Documenti – gli effetti sull’ambiente di tale pratica vanno ben oltre a quelli, seppure non secondari, di carattere estetico e paesaggistico. Il glyphosate, infatti, oltre ad essere il diserbante più comunemente utilizzato nella manutenzione stradale da parte dell’A.N.A.S. e di molte Province, è anche quello più aggressivo e meno selettivo oggi sul mercato. Sebbene ritenuto – ma non da tutti – innocuo nei confronti dei mammiferi (uomo compreso), questo diserbante arreca danni gravi alla vegetazione, che perde istantaneamente diversi decenni di maturazione accumulati con il tempo, e provoca la scomparsa locale di numerose specie; inoltre, arreca danni diretti e indiretti anche alla fauna “minore”, come gli insetti e gli anfibi, e agli organismi acquatici. Non secondario, infine, sarebbe l’effetto nel ridurre la naturale funzione di contenimento delle scarpate da parte della vegetazione, con conseguente aumento del rischio di frane e smottamenti. Insomma una pratica, quella del diserbo chimico lungo le strade, decisamente poco rispettosa del paesaggio e della fauna e dei naturali cicli biologici e geochimici. Essa risulta, tuttavia, ormai praticata addirittura anche all’interno di diversi Parchi Nazionali e Regionali, nonostante tale attività non sia conciliabile con le finalità di tutela ambientale e rientri chiaramente tra quelle vietate dalla legge quadro sulle aree protette. L’associazione “394″ si rivolge quindi ai gestori delle strade, e in particolare all’A.N.A.S. alle Regioni e alle Province, affinché, a cominciare dalle aree protette, venga abbandonato l’uso del diserbo chimico a favore della normale, e senz’altro più