Lo sai che il provvedimento di revisione della spesa pubblica mette a rischio il tuo posto di lavoro? Rischi di diventare un “esubero, un “sovrannumerario”, un essere di scarsa utilità…Ti diranno che ci sono forme di prepensionamento per gli esuberi della pubblica amministrazione, ma gli enti di gestione dei parchi nazionali sono in genere “giovani” e con essi il personale che li gestisce. Perciò esubero, significa essere messi in disponibilità, con stipendio all’80% e per due anni. Poi te la vedi da sola/solo. Il decreto legge n. 95 del 2012 (spending review) prevede un taglio del 10% delle spese del personale. Ti diranno che non è un taglio lineare, ma che verrà operato selettivamente. Sì, è vero, ma la selezione verrà fatta con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, e sembrerebbe persino senza prevedere il coinvolgimento delle amministrazioni interessate, figuriamoci di te, cara/caro collega. Temo proprio che i posti vacanti da tagliare senza incidere sui lavoratori di ruolo siano terminati, dopo tutte le riduzioni subite dal 2005 anche dagli enti di piccole dimensioni come le aree protette (5% nel 2005, 10% nel 2008, 10% nel 2010, 10% nel 2011 e 10% nel 2012).
Diranno che se c’erano posti vacanti, vuol dire che non sono stati coperti e, quindi, non servivano. Ma si trattava, in molti casi, di posti assegnati con una disposizione straordinaria della finanziaria 2008, proprio perché era stata valutata la forte e cronica carenza di organico negli enti parco nazionali.
Ti diranno che devi lavorare per migliorare le performance dell’Ente, ma stai molto attento ai criteri stabiliti per misurare le performance, potrebbero essere vitali per il mantenimento del tuo posto di lavoro.
Ci hanno chiamato fannulloni solo per il fatto di essere dipendenti pubblici; chiamano spreco tutto ciò che riguarda l’amministrazione pubblica, anche se lavorare per il bene della collettività non è una vergogna, ma un’alta responsabilità; anche se l’amministrazione opera per la salvaguardia dell’ambiente che è prevista dalla Costituzione; anche se la salvaguardia dell’ambiente è essenziale per la sopravvivenza del pianeta e per la vita nostra e dei nostri figli; anche se tutelare l’ambiente significa una crescita culturale collettiva per la buona gestione del territorio. Ma è facile qualificare come spreco ciò che viene speso per l’ambiente, dato che il beneficio non è diretto e immediato, né facilmente monetizzabile. Ma noi sappiamo che non è così, che la tutela ambientale è essenziale anche solo per evitare ingenti spese per riparare i danni delle catastrofi naturali dovute allo sfruttamento miope del territorio.
Ma sono altre per il Governo “tecnico” le spese indifferibili. Le hai viste? Sono dell’ordine di 2 MLD destinati alla spese cosiddette indifferibili nel 2013, sebbene non iscritte in bilancio; tra queste autotrasporti, molte spese militari e manutenzione delle strade! I parchi nazionali sono gestiti da piccoli enti caratterizzati da grande flessibilità e senso dell’innovazione, con personale di elevata professionalità e motivazioni. Non sono di certo “carrozzoni”, come ha tentato di classificarli qualche qualunquista. Ben altri sono i “carrozzoni”, nel nostro Paese!
Diranno che questa è una lettera da sindacalista, da classico dipendente pubblico che vuole solo mantenere i suoi privilegi. Ma sappiamo tutti che non ci sono privilegi, se non quello di lavorare per una causa, che non ci sono tempi da far passare in attesa della timbratura del cartellino, ma solo l’amore e la passione di chi, come noi, ha la fortuna di lavorare per ciò a cui crede veramente: la conservazione della natura, della vita.
Non credere che il lento affossamento dei parchi nazionali (ma non stanno certo meglio le altre aree protette regionali, o le aree marine protette), interessi a molti.
Non illuderti, non è mai successo, è sempre stata una battaglia di nicchia.
Non credere che il Governo o il Parlamento faranno a gara per garantire la dignità delle aree naturali protette, per permettere di ottemperare alle finalità della Legge Quadro 394/91, per la buona gestione del territorio.
Tocca a te, tocca a noi. Vuoi subire passivamente o attivarti? Rompi l’isolamento, fatti sentire, facciamoci sentire! Non mancheremo di informarti sulle nostre iniziative. Finchè ci sarà una minima possibilità, lotteremo per i nostri ideali!
3/8/2012
www.associazione394.it