Ancora lavori inadeguati nel Parco delle Chiese Rupestri di Matera
Dopo le ruspe nel parco della Murgia Materana, fanno ancora discutere i lavori di restauro nell’ambito del progetto del cosiddetto “Parco della Storia dell’Uomo – Civiltà rupestre”, che riguarda la chiese dedicate a San Falcione, San Vito alla Murgia, Sant’Agnese e San Pietro in Princibus e alla Madonna delle Tre Porte.
In particolare per quest’ultima si registra sulla stampa la critica di Pietro Laureano, che da tempo studia e si batte in difesa del patrimonio sito UNESCO. “Le chiese rupestri –aggiunge lo stesso Laureano– si differenziano da altri beni del patrimonio dell’umanità in quanto profondamente immerse nella natura, e da questa vissute. Non metto in dubbio che l’erosione e il resto dei problemi fisiologici che sappiamo, facciano la propria parte anche negativa sul bene; dunque serve a un certo punto pensare a tutelarne la tenuta, la tenuta in vita, ma fa parte del dna stesso delle chiese rupestri». Il tempo come ha inciso sulla struttura dell’antico luogo.
Però oggi sappiamo bene che su queste opera bisogna avere la mano leggera, ovvero apportare interventi impercettibili che non cambino il bene, che sappiano conservarne il valore di testimonianza e anche di bene da vivere nei nostri giorni. Invece qui mi sembra si sia cambiato il volto, la Madonna delle Tre porte così viene snaturata in qualche modo».
«Questa pratica – evidenzia Laureano – ha già provocato numerosi danni come a Matera nel caso del restauro delle Chiese rupestri del Parco della Murgia Materana denunciato dalle associazioni e dalla popolazione. Se sarà questa la modalità degli attesi fondi Covid, il nostro Paese si priverà ancora una volta della possibilità di procedere a una larga riconversione e cambiamento di modello per continuare a percorrere la strada di spese a pioggia e risultati inutili quando non negativi».[Notiziedaiparchi- foto fonte wikimedia]