Tra il 9 e l’ 11 dicembre 2011 sarà effettuato il 2° Censimento Invernale del Nibbio reale (Milvus milvus) in Basilicata. Grazie alla collaborazione, già nella prima iniziativa, di 20 rilevatori è stato possibile individuare 14 siti dormitorio, chiamati in gergo tecnico “roost” in cui sono stati censiti complessivamente poco meno di 700 esemplari, il maggior numero a livello nazionale. Quest’anno il censimento, effettuato in contemporanea anche in altre regioni italiane, sarà ripetuto anche nella prima decade di gennaio al fine di ottimizzare i metodi del conteggio ed acquisire informazioni più precise ed utili ai fini della tutela e conservazione della popolazione svernante.
Questa attività si basa sull’apporto assolutamente volontario di tanti appassionati ed esperti dei rapaci che scelgono di contribuire alla conoscenza di una specie prioritaria di notevole importanza a livello europeo. Il primo censimento effettuato nel gennaio 2011 confermò infatti la Basilicata quale regione a maggior valenza nazionale per lo svernamento, oltre che per la popolazione nidificante, della specie. I dati di questa ricerca sono stati presentati al XVI° Convegno Italiano di Ornitologia svoltosi il 22-25 settembre 2011 a Cervia (RA).
Analogamente allo scorso anno il CRAS Centro Recupero Animali Selvatici della Provincia di Matera, in collaborazione con lo Studio Naturalistico Milvus, contribuisce all’organizzazione e alla realizzazione dell’iniziativa, coordinata a livello nazionale dal CISO (Centro Italiano Studi Ornitologici), a cui aderiscono varie associazioni tra cui LANIUS, ALTURA, CERM, LIPU, EBN, SOA, CSN.
Chi avesse interesse a partecipare e contribuire all’iniziativa anche attraverso la segnalazione di siti interessanti (in alcune aree si notano numerosi nibbi in volo nel pomeriggio e fino al tramonto) può contattare il Centro Recupero oppure lo studio Milvus ai seguenti numeri di telefono:Centro Recupero Rapaci – Matteo Visceglia 339-1637510 Studio Milvus – Egidio Fulco 338-1305096 – Il coordinatori del Progetto Matteo Visceglia ed Egidio Fulco dichiarano: “L’idea di organizzare il censimento dei nibbi reali nella nostra regione nasce dalla consapevolezza che questa specie rappresenta un vero e proprio simbolo della natura lucana. Tantissimi naturalisti, ornitologi ed appassionati d’Italia sono perfettamente consapevoli della notevole importanza della Basilicata tra le regioni che ancora offrono habitat idonei alla specie. I nostri monitoraggi hanno però soprattutto lo scopo di ricavare dati utili non solo a fornire la dimensione della maggiore metapopolazione nazionale ma anche ad individuare i fattori positivi che determinano lo straordinario gregarismo serale e le minacce potenziali. Non dimentichiamo che il territorio lucano è oggetto di un esteso sfruttamento volto alla realizzazione di impianti eolici industriali, il cui impatto sulle popolazioni di Rapaci è stato oggetto di studi approfonditi sia in ambito italiano che europeo. Questo elemento potrebbe costituire una seria minaccia per la popolazione nidificante e svernante del Nibbio reale a causa della sottrazione di grandi superfici trofiche in zone collinari e pedemontane, oltre che per possibili eventi di collisione diretta con le pale in movimento. L’acquisizione di conoscenze di base, dunque, è lo strumento indispensabile per programmare una gestione consapevole del territorio”.